Ricattavano visitatori di siti d'incontri: presi quattro vercellesi
Erano inseriti in una banda che agiva nel Nord Italia e i cui componenti si spacciavano per poliziotti. Chiesti migliaia di euro. Un suicidio in Sardegna
VERCELLI - «Sono l'ispettore Marco Gigliotti della Polizia Postale». Iniziava con queste parole l'incubo per decine di persone, ree di frequentare annunci d'incontri. Il falso poliziotto, al secolo Simone A., 40 anni, di Torino, aveva creato nel Nord Italia una rete di collaboratori che navigavano in rete alla ricerca di possibili prede.
I FATTI - Individuato il soggetto, lo monitoravano e poi entravano in azione. Spacciandosi per agenti delle forze dell'ordine, dicevano alla vittima di essere stata sanzionata e le intimavano l'immediato pagamento di cifre che arrivavano fino a 20 mila euro, per evitare guai peggiori. Ma non basta. A ritirare i soldi si presentavano pure sedicenti poliziotti in borghese. Almeno 600 i soggetti caduti nella trappola e uno di loro, dopo aver sborsato 5 mila euro, si è tolto la vita, in Sardegna. Ed è infatti dalla Procura di Nuoro che sono partite le indagini che hanno portato all'arresto di 16 truffatori, tra cui figurano quattro vercellesi, residenti a Livorno Ferraris.
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