Centrodestra marcia a quattro alle elezioni, ma è ancora stallo sul Lazio
Firmato il programma, siglata l'intesa con la quarta gamba, e chiuso anche l'accordo generale sui collegi
ROMA - Firmato il programma, siglata l'intesa con la quarta gamba, e chiuso anche l'accordo generale sui collegi: il centrodestra ha però ancora in ballo la scelta del candidato alle regionali del Lazio, già ieri sera oggetto di un duro scontro tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni al tavolo di palazzo Grazioli. Silvio Berlusconi però può dirsi «molto soddisfatto», per una coalizione che ormai è ufficialmente a quattro e per un programma che "garantirà cinque anni di buon governo e di stabilità». La quadra con Noi con l'Italia-Udc arriva dall'intesa sui collegi: dei 348 uninominali di Camera e Senato, a Forza Italia ne spetteranno circa 155 (il 45%, decimale più, decimale meno), alla Lega circa 120 (il 35%), a Fratelli d'Italia una cinquantina (il 15%), e il resto alla quarta gamba: 21 collegi tra Camera e Senato. Più la promessa di qualche ulteriore 'concessione' da parte di Fi.
Candidato nel Lazio
Quello che invece ancora agita le acque è la scelta del candidato nel Lazio. Ieri sera, a Salvini che continuava a sostenere Sergio Pirozzi, Meloni ha replicato a muso duro ricordando di non aver battuto ciglio sulla sostituzione in corsa di Roberto Maroni con Attilio Fontana in Lombardia. E anche oggi ha spiegato di «aspettarsi la stessa lealtà da parte della coalizione» sul suo candidato per il Lazio, il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli: «Secondo noi è la candidatura migliore tra quelle proposte». Ieri la lite tra Salvini e Meloni è stata sedata da Berlusconi con il ricorso all'ennesimo sondaggio: ma al momento non è dato sapere se sia stato effettivamente svolto e che esito abbia dato. Intanto sul nome di Rampelli, raccontano, anche diversi esponenti di Forza Italia laziale starebbero esprimendo molte riserve. Insomma, ancora stallo - al momento - con Sergio Pirozzi che intanto prosegue la sua campagna, non accenna a farsi da parte, e - è la preoccupazione di molti nel centrodestra - "si rafforza".
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