29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Conti pubblici

L'affondo del M5S: «La manovra del Governo è un marchettificio»

Il M5s ha presentato una lunga lista di emendamenti alla manovra finanziaria, che è anche un'anticipazione del programma elettorale

Il capogruppo pro tempore pentastellato Daniele Pesco
Il capogruppo pro tempore pentastellato Daniele Pesco Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Il Movimento 5 stelle è sempre più battagliero in vista delle imminenti elezioni politiche, che si svolgeranno il 4 marzo prossimo. La batteria di emendamenti alla legge di bilancio rappresenta una sorta di anticipazione del programma elettorale dei grillini. In una conferenza stampa alla Camera presieduta dal capogruppo pro tempore Daniele Pesco il gruppo parlamentare stellato ha presentato una sintesi delle sue proposte sulla manovra: «In questi anni - ha sottolineato Pesco - il Governo e la maggioranza hanno calpestato i diritti dei cittadini, non solo attraverso la legge di bilancio ma con vari decreti, da Imu-Bankitalia fino a quello sulle banche venete. Sono arrivati a farsi scrivere le norme da una banca privata! Questo non è accettabile». Nella manovra del Governo «manca una visione d'insieme», ha affermato.

M5s: E' un marchettificio
«Il tema fondamentale - ha detto il deputato Giorgio Sorial - è vedere il maxiemendamento, magari per giorni si è detto che non ci sono risorse poi ogni volta si trovano per la fondazione di turno. Si continua a fare un marchettificio in cui si assegnano risorse a destra e sinistra. Non è normale, non è nemmeno legale ma si continua a fare». Tra le proposte raccolte in un documento che è stato consegnato alla stampa, nuove agevolazioni fiscali per imprese e famiglie, norme taglia-contenzioso sulle cartelle esattoriali, ripristino della possibilità di riscossione con risorse interne invece che con le agenzie esterne per i Comuni, stabilizzazione del personale precario di province e città metropolitane.

Il flop dell'Ape volontaria
In campo lavoristico e previdenziale il M5S propone la reintroduzione dell'articolo 18 dello Statuto e il blocco dell'adeguamento automatico dell'età pensionistica all'aspettativa di vita fino al 2022, «l'abrogazione della fallimentare Ape volontaria», sanzioni per le multinazionali che delocalizzino dopo aver beneficiato di contributi pubblici. Per l'ambiente e la mobilità sostenibile sono previsti fondi per il car sharing elettrico, fondi per la qualità dell'aria nel bacino padano, detrazioni sugli abbonamenti al trasporto pubblico locale e finanziamenti, ancora per il tpl, con risorse ricavate «fermando i progetti di grandi opere inutili e ad alto impatto ambientale come Tav Torino-Lione, la linea AV/AC Treviglio-Brescia, il Terzo valico di Giovi».

Le proposte dei grillini
Nell'agricoltura, fondi per la tutela dei prodotti tipici e per il biologico, via lo «spesometro» per i piccoli agricoltori. Per quanto riguarda la sanità, il M5S vorrebbe fermare le riduzioni al fondo nazionale, cancellare i superticket, ampliare le esenzioni. «Il Governo - ha osservato ancora Sorial - ha pensato all'innovazione come giardino solo per grandi imprese e colossi. Noi abbiamo creato proposte per Pmi e professionisti perché potessero utilizzare i benefici fiscali per acquisire innovazione tecnologica, ad esempio hardware e software per la profilazione del proprio business». La sua collega di gruppo Laura Castelli ha sottolineato la necessità di «ricollocazione di grandi masse di denaro, un esempio per tutti i 16 miliardi di sussidi alle fonti fossili, che noi pensiamo di spostare sul nostro piano di energia sostenibile, trasporti e ambiente. Non vogliamo più - ha affermato - una società che si spacca fra chi sta con i lavoratori, chi sta con l'impresa, chi con la famiglia. La potenza dei nostri 'pacchetti' è quella di mettere insieme parti di Paese che sono state separate».