18 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Sicurezza

Lo Stato che non c'è: in Italia 15 milioni di persone vivono nel degrado

Quindici milioni di cittadini italiani vivono in condizioni di degrado nei centri urbani o nelle periferie del Belpaese. I dati della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di sicurezza e degrado delle città dello Stivale

Vicino ai campi ROM smaltimento illecito di rifiuti
Vicino ai campi ROM smaltimento illecito di rifiuti Foto: ANSA / Chiara Acampora ANSA

ROMA – Quindici milioni di cittadini italiani vivono in condizioni di degrado nei centri urbani o nelle periferie del Belpaese. E' questa la drammatica fotografia scattata dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di sicurezza e degrado delle città dello Stivale. Il governo Gentiloni ha stanziato 500 milioni di euro per migliorare la situazione della Penisola, ma ancora non è abbastanza. L'Italia ha bisogno di un «piano Marshall» delle periferie. E' questa la conclusione del presidente della Commissione, il forzista Andrea Causin, che da oltre un anno lavora a questi problemi cercando di individuare le maggiori criticità e le possibilità di intervento. E alle sue parole fanno eco quelle del vicepresidente Pd della Commissione, Roberto Morassut, secondo cui «bisogna rendere stabile il finanziamento delle periferie» con un mega investimento da 20-25 miliardi di euro. Ma dove trovare le risorse?

Il degrado delle città e delle periferie italiane
Occupazioni abusive di case popolari, campi rom adibiti a luogo di smaltimento illecito di rifiuti tossici, centri urbani degradati e periferie completamente dimenticate a se stesse. E' questo il quadro desolante dipinto dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di sicurezza e degrado delle città dello Stivale. E oltre a essere fonte di preoccupazione per gli abitanti e il Governo, si profila anche come «un serio problema di democrazia», avverte Causin. Basti pensare che nel Centro-Sud il 30-40% delle case popolari sono occupate da abusivi, ma in alcune città si arriva anche a toccare quota 100%: è il caso di Palermo. A Roma e Milano – ma non solo – esiste addirittura un vero e proprio racket, in mano alla criminalità organizzata, per l'assegnazione illegale delle abitazioni.

Occupazioni abusive e roghi tossici nei campi rom
Un altro nodo dolente del degrado urbano dello Stivale riguarda i campi Rom dove il fenomeno dei «roghi tossici» non si arresta. Alcuni campi Rom sono regolari, ma altri non lo sono e «concentrano migliaia di persone a ridosso di zone periferiche già segnate da forti criticità», come sottolinea la Commissione. «Da alcuni anni l’attività principale che sostenta chi vive in questi campi è il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti, che avviene attraverso «roghi» tossici che creano gravissimo pregiudizio alla popolazione residente nelle aree limitrofe», si legge ancora nei documenti redatti. Molti cittadini della Capitale, in particolare, ne sanno qualcosa. «E' necessario un intervento delle forze dell’ordine pur salvaguardando gli altri interventi da un punto di vista culturale e di inserimento che però risultano inutili se manca l’ordine», conclude la Commissione.