18 aprile 2025
Aggiornato 05:30
Il video-editoriale

Anche nello sport persa la meritocrazia

10 anni fa alzavamo la coppa pił prestigiosa del mondo, oggi rischiamo di non qualificarci nemmeno, ma abbiamo gią garantito la riconferma al nostro tecnico...

ROMA - Tavecchio rinnova fino al 2020 il contratto a Ventura che potrebbe essere il primo allenatore della storia a non qualificare l'Italia ad un mondiale In queste placide serate estive, mentre ci godiamo i mondiali di atletica di Londra (atletica vera disciplina della meritocrazia, piaga del doping a parte), silente e sorniona è giunta la conferenza stampa della Federazione Italiana Gioco Calcio per comunicare, a chi ha modo di mantenersi informato e non trascorre le intere giornate sul pedalò, il rinnovo del contratto a Gian Piero Ventura alla guida della nazionale azzurra. Personalmente non mi permetto di discutere della motivazione tecnica e delle competenze di Ventura, c'è però un «però»! L'Italia non è ancora qualificata ai mondiali di Russia 2018 e la qualificazione non è proprio una formalità come in altre edizioni. Per goderci serate con pasta aglio olio e peperoncino, amici e birra mentre i nostri giocatori lottano per il titolo mondiale, l'Italia dovrà battere la Spagna il prossimo 2 settembre, in Spagna... non proprio una passeggiata. Non dovesse riuscirci la sua unica possibilità di giungere nelle terre di Putin sarà quella di vincere il successivo playoff dove attualmente potremmo trovare formazioni come Francia e Portogallo, le ultime 2 finaliste dell'europeo. Se Ventura non dovesse centrare l'obiettivo, e facciamo tutti gli scongiuri del caso, si tratterebbe del primo allenatore che ha fallito nell'incarico di portare la nazionale italiana alla fase finale del mondiale, successe anche nell'edizione del '58 ma non avevamo in panchina un allenatore ma una commissione tecnica. Dettagli? Forse si, in ogni caso 10 anni fa alzavamo la coppa più prestigiosa del mondo, oggi rischiamo di non qualificarci nemmeno ma abbiamo già garantito la riconferma al nostro tecnico. Il bilancio dello stato italiano è quello con i costi più alti per le spese di previdenza sociale, nell'era Tavecchio la previdenza sociale affliggerà anche il nostro calcio.