Sicurezza, nuovo blitz in Stazione Centrale a Milano. 100 migranti in questura
Nuovo blitz della Polizia di Stato alla Stazione Centrale di Milano. Dopo l'analoga operazione del 2 maggio scorso, l'operazione mirava al contrasto della criminalità nelle adiacenze della stazione

MILANO - Nuovo blitz della Polizia di Stato alla Stazione Centrale di Milano. Dopo l'analoga operazione del 2 maggio scorso, anche questa volta quella disposta dal Questore Marcello Cardona d'intesa con il Prefetto Luciana Lamorgese rappresenta un'azione di «contrasto della criminalità diffusa nelle adiacenze» del principale scalo ferroviario milanese. I controlli si concentrano soprattutto in in Piazza Duca d'Aosta, via Vittor Pisani, Piazza Luigi di Savoia e Piazza IV Novembre. L'accesso alla metropolicatna di Piazza Duca D'Aosta è stato chiuso al pubblico.
L'operazione
L'operazione, diretta dal Dirigente dell'Ufficio Prevenzione Generale, Maria Josè Falcicchia, vede schierati accanto al personale della Questura di Milano anche equipaggi delle Volanti, della Polmetro, delle Bikers e del Commissariato Garibaldi Venezia. In campo anche le unità cinofile, gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, il personale della Polizia Scientifica, della Digos, della Squadra Mobile e dell'Ufficio immigrazione.
Ordine e sicurezza
Per garantire ordine e sicurezza pubblica, sono stati inoltre impiegati equipaggi dei Reparti Mobili e dell'Arma dei Carabinieri. Analoghe ispezioni sono in corso all'interno della stazione sotto la supervisione del Dirigente del Compartimento della Polizia Ferroviaria per la Lombardia. Presenti sul posto anche la Polizia Locale di Milano, il Servizio Sanitario del 118 e l'Atm.
Dopo il 2 maggio e il poliziotto accoltellato
Dopo ore, al termine dei controlli, oltre 100 migranti sono stati portati in questura sui pullman. «Un'operazione di sostanza, non di spettacolo, come abbiamo chiesto», le parole dell'assessora alla Sicurezza Carmela Rozza al termine dei controlli. L'iniziativa segueil rastrellamento simile per dimensioni e dispiegamento di forze del 2 maggio, quando decine di migranti furono identificati e portati in questura, e le polemiche seguite all'ultima aggressione: il poliziotto accoltellato da un migrante, in seguito espulso. In quella occasione anche il sindaco Giuseppe Sala aveva ribadito la volontà di continuare i controlli.
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