26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Cronaca

Medico ucciso in casa a coltellate. Fermato un collega

Medico trovato nella sua abitazione in un lago di sangue dalla sua compagna. Un collega avrebbe ammesso l’omicidio. Alla base dell’assassinio qualche sfottò di troppo

Medico ucciso a coltellate nella sua abitazione
Medico ucciso a coltellate nella sua abitazione Foto: ANSA | LUCA ZENNARO ANSA

CASALE MONFERRATO - È accaduto nel Monferrato Alessandrino, nella sua abitazione di San Martino di Rosignano: Andrea Juvara è stato trovato morto in una pozza di sangue. Fino a due giorni fa svolgeva l’attività di medico anestesista. Aveva 47 anni e lavorava al pronto soccorso di Casale Monferrato in qualità di rianimatore. Nella stessa giornata sono iniziate le indagini ascoltando la testimonianza di numerose persone. Per far luce sulla morte del povero medico, indagati amici, conoscenti e colleghi di lavoro. Tra i principali indagati c’è un suo collega, coetaneo, le cui iniziali sono M.A. Il suo nome è emerso a seguito di indagini e interrogatori condotti dai carabinieri coordinati dalla procura di Vercelli. Dopo un’intera giornata di interrogatori pare che l’uomo abbia confessato l’assassinio del collega.

Omicidio volontario
A circa dodici ore dall’assassinio e dopo estenuanti interrogazioni, il collega M.A pare aver gettato la spugna e avere confessato direttamente i carabinieri l’omicidio volontario commesso durante la mattinata. L’episodio sarebbe accaduto a Cascina Varacca Bassa al numero civico 34, luogo decisamente distante dalla città e piuttosto isolato.

Le preoccupazioni dei colleghi
I primi a capire che c’era qualcosa di strano sono stati i suoi colleghi: la mattina non si era presentato al pronto soccorso come di consueto. Ma, fatto ancor più anomalo, non aveva avvisato nessuno. E non rispondeva alla chiamata del personale ospedaliero.

Il ritrovamento del cadavere
La visione più raccapricciante è capitata alla sua compagna che si era recata nella sua abitazione a seguito delle telefonate dei colleghi, preoccupati perché non rispondeva al cellulare. Il cadavere è stato rivenuto nella sua camera da letto, situata al primo piano. La donna ha chiamato prontamente il 118, ma i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Militari e carabinieri
Intervenuti poco dopo sul posto, ci sarebbero stati i Militati della stazione di Casale e gli investigatori del nucleo operativo di Alessandria. Per i rilievi del caso si sono presentati anche gli esperti del Ris e la pm Roberta Brera, anch’essa della procura di Vercelli. Per non escludere alcuna pista sono stati indagate tutte le persone che avevano avuto contatti con Juvara. I carabinieri hanno trovato del sangue anche nella cancellata della cascina e delle ferite da taglio sul corpo di M.A, motivo per il quale è stato da subito uno dei principali indagati. Ancora non ben chiara la dinamica dell’assassinio e la natura del movente. È, probabile tuttavia, che all’origine ci sia qualche presa in giro di troppo sul posto di lavoro.