24 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Cronaca

Tragedia allo Zen di Palermo: bimbo di un anno muore soffocato da un'oliva

Quella dello Zen è l'ennesima tragedia da soffocamento, che ogni anno in Italia colpisce circa 50 persone, tra cui soprattutto bambini. Ecco come riconoscere un principio di soffocamento e cosa fare

Un bimbo morto soffocato a Palermo
Un bimbo morto soffocato a Palermo Foto: ANSA

PALERMO - Tragedia nel cuore del popolare quartiere Zen di Palermo: un bambino di appena un anno è morto soffocato. Secondo i racconti dei familiari, il piccolo è sfuggito per pochi istanti al controllo dei genitori e a tavola è riuscito ad afferrare un'oliva che si trovava all'interno di una ciotola che gli si è incastrata in gola, non permettendogli più di respirare. A trasportarlo in ospedale sono stati i il padre e la madre, ma la corsa disperata verso Villa Sofia non è bastata per salvare la vita al piccolo. Quando è arrivato al pronto soccorso, le sue condizioni sono apparse subito drammatiche e ai medici non è rimasto che accertare il decesso. La salma, su disposizione del pm di turno che non ha disposto l'autopsia, sarà riconsegnata alla famiglia.

50 morti ogni anno per soffocamento 
Un pericolo tra i più rischiosi nei primi tre anni di vita quello del soffocamento, ma di cui in Italia si parla ancora troppo poco. Si parla di circa 50 bambini, di cui 30 sotto i 4 anni, che ogni anno muoiono in Italia per incidenti evitabili, come per il soffocamento causato da un boccone o per un piccolo oggetto messo in bocca che poi diventa letale. Gli oggetti pericolosi sono i più disparati, dalle pile del telecomando ai pezzi di pane, dalle olive ai pezzettini di giocattolo, dalle monete alle caramelle. Secondo i dati ufficiali dell'Istat, il 27% delle morti classificate come "accidentali" nei bambini da 0 a 4 anni avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di corpi estranei. Passando nelle fasce d'età 5-9 anni e 10-14 anni la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali. Purtroppo nel nostro Paese molte scuole elementari ed asili pubblici e privati sono ancora privi della formazione adeguata per ciò che riguarda la formazione ed abilitazione alle manovre di disostruzione pediatriche, come la manovra di Heimlich e di rianimazione, perché questa formazione ad oggi è facoltativa e a discrezione del Dirigente Scolastico. 


 

Come riconoscere un bimbo che sta soffocando?
Intanto se sta mangiando e mette le mani intorno al collo, con cambio di colore del volto (colorito che cambierà velocemente dal rosso, al violaceo) è necessario immediatamente collegare questo evento a una ostruzione. Come prima cosa si può invitarlo a tossire. Di solito la tosse, che è la difesa naturale dell’essere umano ostruito da qualche oggetto/alimento, riesce a risolvere da sola l'incidente, ma nel caso in cui la tosse da persistente sparisca, e la persona diventi sempre più scura in volto con le mani intorno al collo (segno delle mani intorno al collo), allora e solo allora bisogna praticare la manovra di Heimlich. 

La manovra di Heimlich
Nei bimbi sopra l'anno e negli adulti si fa una compressione addominale a livello dell’epigastrio, in direzione del diaframma. La compressione provoca l’aumento brusco della pressione sottodiaframmatica che si propaga al torace e produce una spinta verso le vie aeree superiori. La manovra di Heimlich va alternata ai cinque colpi, fino a quando il corpo estraneo non è fuori e il bambino respira nuovamente bene. I lattanti, ossia i bimbi fino a 12 mesi, invece, vanno trattati diversamente: il bambino va preso sempre per la mandibola, ma lo si tiene sul braccio con il viso rivolto verso il pavimento e si applicano, anche in questo caso, i cinque colpi ben assestati. Poi lo si gira e si effettuano cinque compressioni al centro del torace. Le due manovre, anche, in questo caso vanno alternate. La manovra di Heimlich riesce nel 98% dei casi a liberare le vie aeree. Infatti la creazione di una pressione di questa intensità a livello addominale, riesce a creare una fuoriuscita di aria dai polmoni, tale da spingere rapidamente fuori dalle vie aeree il corpo estraneo. Inutile e dannoso qualunque tentativo «diverso» come mettere il dito in bocca, dare pacche sulla schiena o altro. Nel caso in cui dopo quasi 40/50 secondi il bimbo non dovesse respirare, e non si fosse riusciti a disostruirlo, purtroppo perderà i sensi. E’ molto importante non fare i classici errori di continuare a voler prendere l’alimento con le dita (si perde tempo e cervello), ma far allertare subito i soccorsi e iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Da quel momento l'azione deve essere volta al mantenimento delle funzioni vitali di base, all'irrorazione del cervello. Il massaggio cardiaco non solo quindi «ferma il tempo», in quanto manteniamo il flusso continuo di ossigeno, ma spesso è in grado di spostare il corpo estraneo se non farlo addirittura fuoriuscire.