ROMA – «Capisco gli italiani che dicono di essere pronti a votare un nuovo Benito Mussolini», ha risposto il leader della Lega Nord, Matteo Salvini al conduttore di Agorà Duemiliadiciassette su Raitre, che gli ha domandato se non è spaventato dalla «gente che dice sì, io rivoterei Mussolini. Non le fa un po' impressione?».
«Non uomini forti ma idee forti»
Per il segretario del Carroccio la loro è una posizione comprensibile, mentre chi dovrebbe preoccuparsi di queste tesi sono i vari ex presidenti del Consiglio, Mario Monti, Enrico Letta, l'attuale premier Paolo Gentiloni o la presidente della Camera, Laura Boldrini, perché «non facendo nulla incentivano queste reazioni. Posso solo dire che la violenza non ha mai portato nulla di buono e mai porterà qualcosa di buono». Quindi l'europarlamentare ha spiegato che a suo parere non servono tanto «uomini forti» ma «idee forti» e un politico dovrebbe prima di tutto «applicare quello per cui è stato eletto» come il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. «Questo è un impegno che mi sento in grado di prendere, di sottoscrivere e di firmare», ha concluso Salvini.
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