28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Salvini lancia l'hashtag #mattarellaclandestino

Migranti, Mattarella al Meeting di Cl: no ai muri. Salvini: lui complice degli scafisti

Il presidente ha parlato della necessità di accogliere i migranti. Durissima la reazione del leader della Lega, che su Facebook lancia l'hashtag #mattarellaclandestino

MILANO - "Mattarella anche oggi predica accoglienza, invita a 'costruire ponti', dice che non si può 'vietare l'ingresso' agli immigrati. Buono? No, complice di scafisti, sfruttatori e schiavisti». "L'anno scorso - ha aggiunto - 107.000 italiani (22.000 giovani) sono scappati all'estero per lavorare, ma Mattarella preferisce preoccuparsi dei clandestini. #mattarellaclandestino». Lo ha scritto Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook dopo l'intervento del presidente della Repubblica all'inaugurazione del Meeting di Cl a Rimini.

Le parole di Mattarella
"Ci vuole umanità verso chi è perseguitato, accoglienza per chi ha bisogno e, insieme, sicurezza di rispetto delle leggi da parti di chi arriva" ha detto Mattarella. "Occorre severità massima nei confronti di chi si approfitta di essere umani in difficoltà, cooperazione con i Paesi di provenienza e di transito. Ci vuole intelligenza e visione per battere chi vuole la guerra». Non ci difenderemo alzando muri verso l'esterno, o creando barriere divisorie al nostro interno. Al contrario». E' "illusorio pensare che la soluzione sia un cartello con su scritto 'vietato l'ingresso'".

"Salvini semina zizzania"
"Le frasi di Salvini contro il Presidente della Repubblica non meriterebbero commenti poiché tutti gli italiani per fortuna conoscono il presidente Mattarella e anche il capo della Lega. Il quale pervicacemente continua a seminare zizzania, senza rendersi conto che raccoglierà il Movimento 5 Stelle e non certo lui: in confronto Bossi era un autentico statista». Lo dice Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato.

"Un istigatore di professione"
"Salvini è un istigatore di professione. Oggi è il giorno dell'insulto al Capo dello Stato. In calo di consensi, il capo leghista fomenta l'odio solo per conquistare qualche titolo sui giornali. Ha superato tutti i limiti che in particolare chi ha ruoli di responsabilità dovrebbe autoimporsi. Gli suggerisco di fermarsi e riflettere sulle parole anche oggi pienamente condivisibili del presidente Mattarella al quale va tutta la nostra riconoscenza per aver ricordato che senza Europa non c'è sviluppo e sicurezza». Lo dichiara in una nota Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd.

"Beceri e insulsi gli insulti"
Sono "beceri e insulsi gli insulti" di Matteo Salvini al capo dello Stato, secondo il capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera, Arturo Scotto. "Gli insulti al Capo dello Stato da parte di Salvini sono inaccettabili. Le parole di Sergio Mattarella rappresentano un elemento di equilibrio e di saggezza in una fase in cui tutto viene quotidianamente strumentalizzato a fini elettorali, a partire dalla questione difficilissima dei migranti». "Salvini - prosegue il capogruppo della sinistra - si conferma un cinico seminatore d'odio che ogni volta che parla cerca l'incidente politico e istituzionale per raccattare quattro voti. E' La sua becera propaganda che dovrebbe essere clandestina, altro che il messaggio universale del Presidente della Repubblica".

"Leader del centrodestra, ma dove?"
Chi come Salvini non ha argomenti validi per affermare la validità delle proprie tesi null'altro può e sa fare se non cercare visibilità 'agostana', alimentare paure e perdurare in un'aggressione nei confronti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale rivolgiamo la nostra solidarietà, che con coraggio afferma l'importanza dell'unità del Paese e di valori come quelli dell'accoglienza e dell'integrazione». Lo afferma il senatore Claudio Martini, vice presidente vicario del Gruppo Pd a Palazzo Madama. "Un ennesimo attacco scomposto e volgare nei confronti delle istituzioni nel tentativo, ormai fallito, di accreditarsi come leader del centrodestra, uno spettacolo pietoso che se non fosse per la gravità delle affermazioni non andrebbe neanche commentato", conclude.