25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
dopo i panama papers

Fisco, Padoan: «E' tempo di superare il segreto societario»

Secondo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, è necessario implementare le regole attuali, dare più certezza al diritto ed effettuare maggiori controlli

ROMA - Dopo il superamento del segreto bancario «il prossimo passo è rappresentato dal superamento del segreto societario». Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo alla cerimonia di chiusura dell'anno di studi 2015-2016 della Scuola di polizia tributaria della Guardia di finanza.

Via il segreto societario
Il superamento del segreto societario è secondo il ministro un ulteriore passo per «il contrasto ai crimini finanziari, inclusa l'evasione fiscale». La trasparenza sui flussi finanziari tra soggetti residenti in paesi diversi «non è sempre sufficiente ad assicurare l'efficacia dell'azione di contrasto all'evasione fiscale internazionale", ha spiegato il ministro. Padoan ha sottolineato che «quando i conti finanziari sono intestati a trust, società schermo o ad altre entità non trasparenti è necessario conoscere i beneficiari effettivi».

E' necessario implementare le regole attuali
La questione dei Panama papers «ha riacceso i riflettori internazionali sulla necessaria implementazione delle attuali regole", degli standard sovranazionali di trasparenza e del loro miglioramento. Secondo l'economista di Palazzo Chigi, per sostenere l'attività dei contribuenti onesti occorre assicurare che la concorrenza nei mercati non sia limitata o falsata da abusi. «Il governo sta quindi rafforzando - ha assicurato Padoan - le azioni di lotta all'evasione e all'elusione fiscale, alla corruzione e alla criminalità e intensificando le numerose iniziative» poste in essere negli ultimi anni a livello internazionale.

Più certezza del diritto e più controlli
Il ministro ha inoltre ricordato che grazie all'intervento del governo per ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese si è «determinato un alleggerimento del carico fiscale di 20 miliardi». Ora «l'obiettivo è realizzare una reciproca e leale collaborazione» tra l'amministrazione finanziaria e i contribuenti. Per farlo bisogna «migliorare gli incentivi all'adempimento fiscale spontaneo dei contribuenti e concentrare gli interventi» verso i soggetti che presentano un profilo di rischio fiscale ed economico-finanziario più elevato. Tra i traguardi fissati dal governo ci sono, dunque, «la certezza del diritto e un'attività di controllo che non penalizzi i contribuenti", ha concluso Padoan.