19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
per il diritto allo studio

Università, oggi flash mob in tutta Italia per le borse di studio davanti alle sedi regionali

Davanti le sedi delle Regioni di tutta Italia oggi gli studenti aderenti all'Unione degli Universitari hanno manifestato per chiedere l'innalzamento delle soglie ISEE e ISPE

Giovani.
Giovani. Foto: Shutterstock

ROMA - Flash mob stamattina degli studenti aderenti all'Unione degli Universitari davanti alle sedi delle Regioni e degli enti per il diritto allo studio, per richiedere l'innalzamento delle soglie regionali di ISEE ed ISPE per accedere alle borse di studio, dopo che il Ministero ha stabilito le nuove soglie massime nazionali.

Il Ministero ha alzato le soglie ISEE, ma ora tocca alle Regioni
Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari, spiega: «tramite le nostre continue battaglie, condotte anche all'interno del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, abbiamo ottenuto che il Ministero innalzasse le soglie ISEE ed ISPE, ora stabilite, rispettivamente, a 23.000 e 50.000 euro. Si è trattato sicuramente di un risultato positivo, ma ora la palla passa in mano alle Regioni, alle quali chiediamo di innalzare le soglie fino ai massimali indicati dal Ministero».

Il 20% degli studenti ha perso la possibilità della borsa di studio
«Nonostante avessimo lanciato l'allarme sulla riduzione di idonei fin dall'introduzione del nuovo ISEE, solo pochissime regioni - aggiunge - hanno innalzato le soglie relative all'anno accademico in corso almeno fino ai massimi ministeriali consentiti, che comunque non tenevano conto degli effetti del nuovo indicatore. E le conseguenze catastrofiche che sono derivate da queste scelte miopi sono ora sotto i nostri occhi: su base nazionale, quest'anno oltre il 20% degli studenti ha perso la possibilità di accedere alle borse di studio, con picchi di oltre il 30% in alcune città come Palermo (33%), Verona (33%), Urbino (35%), e Messina (52%)».

La richiesta dell'Unione degli Universitari
Ora che gli effetti del nuovo ISEE sono evidenti, «il mancato innalzamento delle soglie da parte delle Regioni rappresenterebbe una conclamata scelta politica di tagliare fuori gli studenti dal diritto allo studio. Quello che ripetiamo ininterrottamente e che ribadiamo anche in questa occasione, invece, è che è tempo di garantire un diritto allo studio maggiormente inclusivo, e in questo senso l'innalzamento effettivo delle soglie regionali è un atto imprescindibile. Garantire davvero equità nel nostro sistema universitario è necessario, ma sarà possibile solo se da parte di tutti gli attori coinvolti, Regioni in primis, ci sarà la volontà politica di farlo", conclude Dionisio.