Terrorismo, nelle moschee di Ostia e Centocelle una rete di supporto ai fondamentalisti islamici
Secondo gli ultimi dati, solo sul territorio italiano potrebbero esserci 400 cellule dormienti formate da militanti dello Stato Islamico
ROMA - Dopo gli attentati di Bruxelles, resta alta l'allerta anche a Roma, da sempre nel mirino dello Stato Islamico. E proprio nella Capitale gli inquirenti della Procura della Repubblica di Roma hanno individuato dei soggetti pericolosi legati all'ideologia Isis, che frequentano le mosche di Ostia e Centocelle.
Non bisogna abbassare la guardia
Le festività pasquali sono trascorse serenamente, ma - come ha sottolineato nei giorni scorsi il prefetto Franco Gabrielli - «non è lo straordinario che deve farci paura, ma l'ordinario. Perché i terroristi cercano di ottenere la massima efficacia con il minimo sforzo». Non dobbiamo preoccuparci quindi solo dei grandi eventi o delle festività sul calendario, ma prestare la massima attenzione anche durante tutti gli altri giorni dell'anno, quando i miliziani dell'Isis potrebbero approfittare dell'effetto sorpresa cogliendo il paese impreparato.
A Roma c'è una rete di supporto al fondamentalismo islamico
Per questa ragione, dopo gli attentati di Bruxelles, il livello di allerta resta alto nella Capitale e le forze dell'ordine e della pubblica sicurezza sono costantemente a lavoro. Secondo gli ultimi dati, solo sul territorio italiano potrebbero esserci 400 cellule dormienti di terroristi islamici. E, come riporta Ivan Cimmarusti in un articolo pubblicato ieri su Il Sole24ore, gli inquirenti della Procura della Repubblica di Roma avrebbero individuato nelle scorse ore proprio alcuni soggetti pericolosi legati all’ideologia Isis che frequentano le moschee di Ostia e Centocelle.
L'attività di Masseoudi nella moschee di Centocelle e Ostia
Si tratterebbe di gruppi di affiliati che non sono considerati né delle «cellule» né dei terroristi, ma che sono in stretto contatto con i fondamentalisti di Molenbeek dove sono stati organizzati gli attentati di Bruxelles e Parigi. In particolare, le due moschee sarebbero frequentate da alcuni personaggi che viaggiano regolarmente tra il medio Oriente, Roma e altre capitali nord-europee. Uno di loro è Ahmed Masseoudi, già destinatario di una misura d’arresto per associazione di tipo terroristico. Masseoudi gestiva a Roma il portale "i7ur", acronimo di «amanti delle vergini» sul quale pubblicava diverso materiale destinato alla propaganda per la "jihad": ad esempio, istruiva i «lupi solitari» che intendevano compiere attentati sulle modalità di fabbricazione di ordigni artigianali.
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