28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
I ratti hanno fatto chiudere il Colosseo

Povera Roma, è emergenza topi ma la Soprintendenza fa Ponzio Pilato

Secondo gli ultimi dati nella città eterna ci sarebbero due topi per ogni abitante, cioé circa 6 milioni. Nonostante questo, però, la Soprintendenza continua a negare l'emergenza.

I topi hanno fatto chiudere il Colosseo.
I topi hanno fatto chiudere il Colosseo. Foto: Shutterstock

ROMA - Secondo il Codacons, a Roma è allarme epidemie. Nella Capitale ci sarebbero niente di meno che due topi per ogni abitante, cioé circa sei milioni in tutto. Una vera e propria invasione. Ma secondo la Soprintendenza capitolina non è un problema di sua competenza.

I topi fanno chiudere il Colosseo
Povera Roma, adesso è pure emergenza topi. I ratti hanno fatto anche chiudere il Colosseo, sotto gli sguardi impietriti dei turisti in coda davanti alla biglietteria. Il ritrovamento di un topo morto nei locali adiacenti all'entrata ha fatto scattare l'allarme e la conseguente chiusura degli sportelli aperti al pubblico per procedere alla disinfestazione. Ma non si tratta affatto di un caso isolato, come sostiene la Soprintendenza capitolina.

E' emergenza ratti nella Capitale
Nella Capitale l'emergenza ratti perdura da tempo, e lo sanno fin troppo bene i cittadini romani. E' facile incontrarne passeggiando per le vie di Roma, soprattutto nelle zone vicine al fiume Tevere o ai grandi parchi romani. E' invaso dai topi anche Palazzo Massimo, per non parlare dei Fori Imperiali dove ha trovato casa un'intera colonia. Secondo gli ultimi dati nella città eterna ci sarebbero due topi per ogni abitante, cioé circa 6 milioni. Nonostante questo, però, la Soprintendenza continua a negare l'emergenza.

La Soprintendenza fa Ponzio Pilato
Queste le parole del Soprintendente Francesco Prosperetti, interrogato sugli ultimi trascorsi: «Si tratta di casi isolati. Non c'è alcuna invasione o emergenza di topi né al Colosseo, né al Foro Romano, che sono rimasti regolarmente aperti».Come negare l'evidenza, insomma. Ma poi è la conclusione di Prosperetti ad aprire uno spiraglio nell'oscurità delle nostre perplessità: «La presenza di topi nella Capitale è un fatto annoso e noto, che non spetta alla Soprintendenza affrontare e risolvere». Ecco lo scarica barile. L'emergenza c'è, ma la Soprintendenza se ne lava le mani. I cittadini romani attendono quindi di sapere a chi spetta affrontare e risolvere il problema.