19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
L'ex sindaco sul caos nel centrodestra

Elezioni Roma, Alemanno: Senza primarie, Storace unica scelta a destra

Per Gianni Alemanno pensare di non fare le primarie nel centrodestra significa sprecare un'occasione: Roma doveva essere il laboratorio «delle Primarie del centrodestra, anche per la molteplicità ed eterogeneità delle candidature»

ROMA - «A differenza di altri, ritengo che fino a quando non avrò risolto i miei problemi giudiziari sia giusto e doveroso non solo non candidarmi ad alcuna carica, ma non intromettermi in una competizione politica che mi riguarda così direttamente». Così Gianni Alemanno in una lettera aperta pubblicata stamattina dal quotidiano Il Tempo. Nel comunicare il silenzio stampa l'ex sindaco di Roma annuncia che presenterà un libro sui suoi cinque anni in Campidoglio e osserva come «il centrodestra sta sprecando un'importante occasione per rompere il tabù sulle Primarie che da sempre limita la sua capacità di scegliere le candidature più rappresentative».

Perché non ci sono le primarie a Roma?
Roma, ricorda Alemanno, «poteva e doveva essere il laboratorio delle Primarie del centrodestra, anche per la molteplicità ed eterogeneità delle candidature che si preparano a sfidare la Sinistra e l'antipolitica del Movimento 5 Stelle. Un'azione convergente di tutti coloro che hanno sempre detto di credere nelle Primarie - dalla Meloni a Storace, da Salvini a Marchini - poteva imporre questa svolta, senza vincolarla ad un analogo svolgimento in tutte le altre città italiane». Quanto alle candidature in campo l'ex sindaco non nasconde di «guardare con simpatia alla candidatura di Francesco Storace, dopo la comprensibile rinuncia di Giorgia Meloni. Francesco, a differenza di tutti gli altri esponenti politici del centrodestra, non ha mai fatto parte della mia maggioranza in Campidoglio».

L'unico candidato
Storace, scrive Alemanno, «è stato un oppositore leale ma molto duro, quando altri, che oggi ostentano grande distanza dalla mia amministrazione, occupavano assessorati e consigli d'amministrazione. Oggi rappresenta, orgogliosamente, l'unico candidato di destra che non si fa suggestionare da fughe dalla politica verso soluzioni 'civiche' o 'tecniche'. Si è battuto più di ogni altro per ottenere le Primarie a Roma come inizio di una stagione di profondo rinnovamento del centrodestra». Roma, conclude l'ex sindaco, «non deve essere riconsegnata alla Sinistra, il cui trentennale governo del Campidoglio è la principale causa del disagio in cui vivono i nostri concittadini».


(con fonte Askanews)