28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
Primo congresso del movimento

Berlusconi ai Popolari: «Uniti possiamo tornare a vincere»

Il leader di Forza Italia interviene al Congresso dei Popolari per l'Italia guidati da Mario Mauro, e prova a trasmettere ottimismo ai soggetti di centro che non sostengono il governo Renzi: «Siamo la maggioranza degli italiani».

ROMA - «Questa Italia non ci piace, e insieme la dobbiamo cambiare: e noi vinceremo a partire dalle prossime amministrative». Silvio Berlusconi interviene al Congresso dei Popolari per l'Italia, e prova a trasmettere ottimismo ai soggetti di centro che non sostengono il governo Renzi: «Insieme ai Popolari di Mario Mauro convinceremo tutti quegli italiani delusi che non vogliono più andare a votare, grazie al programma che stiamo formulando insieme. Siamo la maggioranza degli italiani: alle elezioni politiche torneremo a vincere, per riportare il nostro Paese ad essere una vera democrazia», dice il leader di Forza Italia.

Ma serve unità tra tutti i diversi soggetti
«Il vostro nome di Popolari per l'Italia sta a significare che siamo parte della stessa famiglia europea, la famiglia della democrazia e della libertà, quella del Partito Popolare Europeo. E questo significa condividere gli stessi valori e gli stessi principi ispiratori, tra i quali il valore anzi il dovere della libertà». Lo slogan «Uniti Si Vince» del congresso dei Popolari per l'ex Cavaliere «rappresenta l'unità del centro-destra» che «è la condizione per vincere, battere la sinistra e per evitare al paese uno scenario da incubo, tra Renzi e Grillo, cioè tra la prepotenza e il nulla da un lato, e l'incapacità e la follia dall'altro. Col progetto di Mario Mauro possiamo vincere se uniti, tornare a ridisegnare insieme il nostro paese».

Unità in cui spera anche Mauro
Oggi rieletto presidente dei Popolari per l'Italia: «Gli scontri interni al nostro gruppo debbano avere fine: è quell'atto di responsabilità che deve rappresentare la nostra presenza del Paese oggi». Dunque «il senso della giornata di oggi è quello di andare a fondo in ciò in cui crediamo, per scoprire come le idee dei popolari possano aiutare a ripensare la politica italiana, e quindi a condividere un percorso comune. Intendiamo intraprendere un nuovo progetto politico, al quale il rafforzamento dell'identità di questo partito intende largamente contribuire».
Lo stesso appello arriva da Pino Bicchielli, membro della Direzione nazionale di Italia Unica, intervenuto anch'egli al congresso dei Popolari per L'Italia. Bicchielli si è rivolto «a tutte le anime provenienti dalla cultura popolare e liberal-democratica a trovare gli elementi di sintesi che possano contribuire a superare le attuali divisioni e partecipare tutti insieme alle prossime elezioni amministrative a sostegno dei candidati sindaco di Italia Unica ad iniziare da Corrado Passera a Milano».

Rotondi: Il moderatismo è una stagione finita per i cattolici
«Fin qui siamo stati un movimento tutto sulla rete, accettando, ad armi pari, la sfida di Grillo: sabato terremo il congresso costituente e, da domenica mattina, usciremo dall'iPad per mettere radici nelle cento città». Lo dichiara in una nota Gianfranco Rotondi, leader di Rivoluzione Cristiana. «La sfida - spiega Rotondi - è ridare ai cattolici una bandiera di impegno politico. Nel nostro tempo essa non potrà essere moderata, ma rivoluzionaria, e da sabato vedremo assieme come».