28 agosto 2025
Aggiornato 02:30
Il 5 e il 6 dicembre l'evento 'Italia coraggio!'

Il Pd di Renzi torna nelle piazze, ma gli iscritti sono al minimo storico

Il segretario Pd Matteo Renzi presenta l'evento 'Italia coraggio' come il momento in cui il Pd torna in piazza con 2000 banchetti in tutta Italia, dopo le polemiche dei giorni scorsi in merito al calo degli iscritti

ROMA - «Dopo anni di delusioni finalmente l'Italia sta cambiando. È finito il tempo delle chiacchiere, adesso le riforme si fanno davvero. I primi risultati si vedono: torna il segno più del Pil, il numero degli occupati torna a crescere, l'economia riparte. Ma perché questo meraviglioso Paese torni a essere protagonista abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Noi stiamo facendo la nostra parte e quest'anno le tasse vanno giù, a cominciare da quelle sulla casa». Lo scrive il segretario del PD Matteo Renzi in una lettera presente su un volantino che sarà distribuito nei 2.000 banchetti in tutto il Paese per l'evento 'Italia coraggio!' di sabato 5 e domenica 6 dicembre.

Il Pd di nuovo in mezzo ai cittadini
«È fondamentale che tutti assieme, senza paura, facciamo la nostra parte. Allora in questo fine settimana il PD torna in mezzo ai cittadini, 2 mila banchetti in piazza. Per dire ciò che stiamo facendo, ma soprattutto per confrontarci con gli italiani e raccogliere suggerimenti e critiche. Vorrebbero rinchiuderci in casa, circondati dalla paura, noi pensiamo che sia il tempo del coraggio. Proviamoci, insieme», conclude Renzi.

Drammatico calo di iscritti
L'annuncio del premier e segretario del Pd è giunto dopo giornate di polemiche dovute alla notizia diffuse dalla stampa a proposito del brusco calo di iscritti degli ultimi tempi. Come riportato da un articolo di Repubblica: «Calano gli iscritti, si riducono i circoli: ecco come si prosciuga la militanza nel Pd. Quella tradizionale, almeno. Si svuotano storiche sezioni in Toscana. Chiudono i battenti sedi «rosse» dell’Emilia Romagna. E nel 2015 i tesserati resteranno sotto la soglia dell’anno precedente. Semi della disaffezione, certo, ma c’è dell’altro, visto che in alcuni casi è stata la segreteria a tagliare i circoli per razionalizzare i costi e mettere ordine dopo gli scandali. È il Pd che cambia pelle, insomma». In particolare, a mancare sarebbe proprio la presa sul territorio. In Emilia Romagna, riporta ancora Repubblica, le sedi sono passate dall'essere più di 700 a 640. Ma è un andamento generale, che non salva alcuna area geografica. «Con la drastica riduzione in corso, però - e a causa di un piano di accorpamento varato dal partito - il quartier generale ha già previsto un calo delle sezioni del 30%, scendendo a quota 4.500 entro il 2016. Ai tempi di Bersani, ricorda Davide Zoggia, erano quasi 7.000».

(Con fonte Askanews)