23 aprile 2024
Aggiornato 19:30
l'imprenditore crede nella vittoria

Roma, Marchini: «Renzi dovrebbe andare a X Factor. Ma noi cambieremo la città»

Per Marchini i primi problemi di Roma sono "sicurezza, lavoro, i trasporti e le strade lasciate a colabrodo, la semplificazione e i rifiuti". Riuscirà a risolverli?

ROMA - Alfio Marchini sindaco di Roma un'opzione impossibile? «Ho imparato sulla mia pelle che impossibile è un'opinione. Era impossibile tre anni che prendessimo il 3%, è successo. Era impossibile che Marino andasse a casa, è successo. Credo sinceramente che l'infelice battuta di Renzi sia più degna di un giudice di X Factor che un premier alle prese con una nazione in guerra». Lo ha detto Marchini, intervistato dal CorriereLive.

Marchini al Vaticano: Ok, niente IMU. Ma dacci i locali
«Berlusconi? Chi esprime apprezzamenti non richiesti io non posso che ringraziarlo, ma noi dobbiamo andare avanti sulla nostra strada: è il tempo che la società civile ossigeni la politica, così come bisogna rivendicare il primato dell'istituzione laica rispetto alla Chiesa», ha continuato Marchini, che ha proposto una sorta di "scambio" con la Chiesa per utilizzare i locali vuoti delle parrocchie per fornire servizi ai cittadini: «Dobbiamo chiedere alla Chiesa che metta a disposizione quelle strutture. Dobbiamo usare il rapporto con la Chiesa perché ciascuno possa fare la sua parte: non paghi l'Imu, ma mi metti a disposizione quei locali. E io ti fornisco anche la vigilanza».

I problemi di Roma sono il lavoro, la sicurezza, i trasporti e le strade
Per Marchini i primi problemi di Roma sono «sicurezza, lavoro, i trasporti e le strade lasciate a colabrodo, la semplificazione e i rifiuti. Poi c'è il decoro: ci sono ancora 500 persone che lavorano nell'Ufficio decoro, di cui 300 giardinieri, che potrebbero essere messi in strada con una pettorina e occuparsi degli spazi dei municipi». Secondo Marchini «gli estremismi ideologici non possono generare quei cambiamenti che ci aspettiamo. C'è bisogno di un estremismo del buon senso. Soprattutto quando si parla dell'amministrativo: c'è bisogno di cose concrete, delle buche da coprire, degli autobus che arrivino in tempo. Il vecchio schematismo centrosinistra-centrodestra dove di giorno fanno finta di litigare e di giorno spartiscono tutto, si è realizzato e non ci è piaciuto».

Presenterò una squadra straordinaria
Per quanto riguarda i trasporti, ha continuato Marchini, «abbiamo la possibilità di potenziare in tempi molto brevi la copertura tranviaria. Una linea che va sul lungotevere, ad esempio, l'8 che possa arrivare fino al Colosseo, un'altra linea che passa da Caracalla e torni indietro. Sono cose che hai tempo di fare in cinque anni. La metro C è importante come opera, va razionalizzata, ma non dimentichiamoci che non siamo Parigi né Londra. Quindi prima diamo ossigeno al traffico, liberiamo le risorse, poi ci ragioniamo sulla metro C. L'Atac ha un problema strutturale, non ha una contabilità industriale, fatta per fare utile sugli investimenti, ma è destrutturata, va reimpostata in maniera intelligente. C'è gente che non paga? Facciamo i tornelli. Gli autobus? Il 70% ha nove anni di vita, il 70% dei costi di manutenzione è dovuto al fatto che sono mezzi vecchi, devi fare investimenti seri e puntuali. Ho grandissimo rispetto per i partiti, ma reputo che abbiano fallito in questi anni a Roma: io presenterò insieme a una squadra straordinaria un'idea programmatica di Roma, è qualcosa di diverso. Noi abbiamo un'identità che non può essere cambiata, un movimento civico incide politicamente. Stiamo presentando un piano quinquennale di Roma: le prime dieci delibere sono già scritte, per cui dopo Natale andranno su internet, verranno pubblicate e i cittadini potranno intervenire", ha concluso Marchini. (Fonte Askanews)