28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Lega Nord

Salvini: «Baste fiaccolate. Contro il terrorismo ora maniere forti, non il dialogo»

Lo ha detto il segretario federale della Lega nord, Matteo Salvini, intervenendo al congresso della Lega lombarda in corso a Brescia: «Chiusura alle frontiere, non controlli». Calderoli: «Se c'è Islam moderato ieri non si è fatto vedere»

BRESCIA - «L'Unione europea dice che bisogna fare i controlli alle frontiere. Ci sono arrivati anche loro. Io dico chiusura alle frontiere, non controlli alle frontiere». Lo ha detto il segretario federale della Lega nord, Matteo Salvini, intervenendo al congresso della Lega lombarda in corso a Brescia.
«Io - ha aggiunto - non ho paura dei terroristi, ma dei pavidi. Sono stufo di fiaccolate e minuti di silenzio, che non servono a niente. Che vadano a fare le fiaccolate in Siria. Io - ha detto Salvini - non cambio il mio modo di vivere. Sai che gliene fotte a uno dell'Isis se cambi il profilo su Facebook. Bisogna usare le maniere forti non il dialogo. È ora di agire, non di fare fiaccolate».

Calderoli: Se c'è Islam moderato ieri non si è fatto vedere
«Io sono anche convinto che ci sia, anche da noi, un Islam moderato diverso da quello estremista e fanatico che insanguina le città dell'Occidente. Ma se questo Islam moderato c'è allora lo deve dimostrare e ieri certo non lo ha fatto». Lo ha dichiarato in una nota Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega nord.
«Poco più di 500 persone a Milano, dopo tanti annunci negli ultimi giorni, a manifestare contro gli attacchi terroristici a Parigi? Francamente - ha osservato l'esponente del Carroccio - mi sarei aspettato che le tante comunità islamiche presenti nelle nostre città, addirittura 90 associazioni in Lombardia stando ai loro responsabili, scendessero in piazza massicciamente in questi tanto reclamizzati cortei di solidarietà per le vittime di Parigi, per rimarcare che la maggior parte degli islamici, qui a casa nostra, non condivide questi attentati e anzi li condanna».
«Invece niente, nessuna mobilitazione massiccia, solo - ha proseguito Calderoli - qualche centinaio di persone e per di più molti 'infiltrati' targati Pd, Sel e movimenti di sinistra a rimpolpare un corteo altrimenti di pochi intimi. Una partecipazione scarsa e imbarazzante che rappresenta una risposta chiara: a questo punto noi andremo dritti per la nostra strada».