20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
gli attacchi terroristici sono aumentati dell'80%

Terrorismo, Alfano: «A Roma stiamo rafforzando la sicurezza. Il rischio zero non esiste»

Secondo il ministro dell'Interno, "l'Italia non ha sbagliato le politiche dei decenni passati" perciò corre meno rischi della Francia, ma nessun paese può dirsi al sicuro, come sottolinea uno studio dell'Institute for Economics and Peace

ROMA - «Nella nostra società moderna il rischio zero non esiste». Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io, su Radio1 Rai, sugli ultimi attentati che hanno scosso l'Europa. «Il sistema della prevenzione serve ad evitare il verificarsi di un evento ma non serve ad azzerare il coefficente di rischio, non serve a portarlo a livello zero", ha sottolineato il titolare del Viminale. L'Italia, comunque, correrebbe meno rischi della Francia, ma secondo uno studio dell'Institute for Economics and Peace il numero di attacchi terroristici nel mondo è aumentato negli ultimi 12 mesi dell'80%.

Alfano: L'Italia corre meno rischi della Francia
«A Roma abbiamo rafforzato i servizi in atto a tutela di obiettivi francesi di natura diplomatica, culturale e commerciale, le sedi istituzionali nazionali, gli obiettivi vaticani e quelli ebraici, i centri di aggregazione turistica, 12 aree del centro storico, le zone tradizionalmente interessate alla movida", ha assicurato il ministro ed ha aggiunto che L'Italia corre meno rischi della Francia perché «non ha sbagliato le politiche dei decenni passati e quindi non abbiamo le periferie francesi piene di immigrati che spesso non sono integrati». Tuttavia, nessun paese è al sicuro. Il numero di persone uccise in attacchi terroristici nel mondo è aumentato dell'80% lo scorso anno, raggiungendo il livello più alto mai registrato, secondo quanto si legge in uno studio dell'Institute for Economics and Peace. L'indice Globale sul terrorismo (Global Index Terrorism) ha constatato che 32.658 persone sono state uccise dai terroristi nel 2014, un bilancio di gran lunga superiore ai 18.111 decessi dell'anno precedente, quando già era stato registrato un aumento delle vittime del 61% rispetto al 2012.

Il terrorismo sta guadagnando "slancio e ritmo senza precedenti"
Lo studio definisce il terrorismo come «l'uso minacciato o effettivo della forza e della violenza illegale da parte di un attore non statale per raggiungere un obiettivo politico, economico, religioso o sociale attraverso la paura, la coercizione o l'intimidazione». Il gruppo Boko Haram e i jihadisti dello Stato islamico sono i responsabili della metà delle vittime di attentati terroristici nel 2014, secondo lo studio, che misura attacchi, morti e danni provocati in 162 paesi. «Il terrorismo sta guadagnando slancio a un ritmo senza precedenti», ha dichiarato Steve Killelea, il presidente esecutivo dell'Institute of Economics and Peace.

L'Isis ha la capacità di lanciare attacchi mortali
Secondo quanto emerso dallo studio, il terrorismo è concentrato soprattutto in cinque paesi - Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e Siria -, che contano il 78 per cento delle vittime dello scorso anno. L'Iraq è stato il più colpito dagli attentati, con 9.929 morti per terrorismo, facendo registrare il doppio record di Paese con il maggior numero di attacchi e di morti. L'aumento più vistoso degli attentati si è invece registrato in Nigeria, con un incremento del 300% delle sue vittime (7.512). Meno colpiti sono stati, invece, i Paesi occidentali. Tra questi il primato del maggior numero di attacchi è stato registrato nel Regno unito - in particolar modo nella Repubblica irlandese. Ma i recenti attentati di Parigi, ha commentato Killelea, hanno mostrato che «l'Isis ha la capacità di lanciare attacchi sofisticati e mortali in Europa». (Fonte Askanews)