Brunetta: Municipi «macchina cerca-voti» del Pd
Contro Renzi, Orfini e il commissariamento a metà del Comune, l'attacco del capogruppo dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta: «Col dream team un'altra pletora di personaggi si aggiungono ai due commissari. I 15 Municipi sono sezioni di partito»
ROMA - «Roma si è ormai trasformata in una partita elettorale nella quale Renzi, senza alcun pudore, cerca di far pesare il suo potere decisionale. Ci sono già due prefetti che governano la città: il primo è Gabrielli, che è anche commissario per il Giubileo; il secondo è Tronca, coadiuvato da altri sei sub-commissari che dovrebbero gestire il governo della città fino alle prossime elezioni». Lo sostiene Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
Il dream team di Renzi? Non si sa perché
«Inoltre il presidente del Consiglio (si fa per dire), Matteo Renzi, a quanto si apprende, starebbe per varare il suo dream team: un'altra pletora di personaggi nominati, non si sa per quale merito amministrativo, che dovrebbero sovrintendere agli eventi del Giubileo - prosegue Brunetta -. In questo scenario, per di più, i Municipi della città sono tutti ancora politicamente attivi, nonostante lo Statuto di Roma Capitale preveda, per casi analoghi, solo l'ordinaria amministrazione. Questo giochetto fuorilegge costa ai cittadini romani oltre un milione di euro al mese. Insomma, a Roma quello che avevano deciso democraticamente i romani non esiste più, il tutto è stato sostituito, senza elezioni e partecipazione democratica, con una violenza decisionale inaccettabile».
La macchina cerca-voti romana
«L'impressione è che si sia creata una imponente 'macchina cerca-voti', che ci porterà fino al prossimo appuntamento elettorale (nella primavera del 2016), con il governo a finanziare opere per la Capitale e i Municipi trasformati in enormi sezioni elettorali del Partito democratico. Tutto questo avviene senza che l'opposizione possa fare nulla, considerando l'assenza per le ormai arcinote vicende del Consiglio Comunale, appositamente smantellato dal duo Renzi-Orfini. Come sempre il premier bara cercando in tutti i modi di rianimare un Pd romano sempre più frantumato, dilaniato in bande armate e ormai prossimo all'auto-implosione. A pensar male, dice un detto, si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca», conclude l'esponente di Fi.
(con fonte Askanews)