La Russa: «NO a Marchini perché ha una storia di sinistra»
L'appello di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa contro la proposta di Berlusconi. Ma Alfio non si scompone
ROMA - L'uomo del giorno è lui, Alfio Marchini. Se lo contende il centrodestra e il centrosinistra, ma lui prende le distanze da tutti e dice di voler correre da solo. In tanti lo temono e vogliono farselo amico per conquistare il Campidoglio grazie a questo cavallo di Troia che promette di far breccia nel cuore dei romani, ma Alfio guarda lontano, oltre le alleanze di partito.
Il cavallo vincente su cui tutti vogliono puntare
Se lo contendono sia Silvio Berlusconi che Matteo Renzi. Ma lui ringrazia e guarda oltre. Dice di voler correre con un simbolo tutto suo. Alfio Marchini è l'uomo del momento. E' anche grazie ai voti della sua lista che il Pd è riuscito a silurare I'ormai ex sindaco di Roma, Ignazio Marino. Ma, soprattutto, centrodestra e centrosinistra sanno perfettamente che Alfio Marchini è il cavallo giusto su cui puntare per vincere la scommessa del Campidoglio. Romano di nascita e di cuore, con un'importante storia familiare alle spalle legata alla Capitale, industriale di successo e perfino bello: Marchini ha ottime chance alle prossime elezioni nella città eterna. Su di lui aveva già messo gli occhi da un pezzo Silvio Berlusconi, ma l'idea non è piaciuta affatto a Giorgia Meloni. La cofondatrice di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale si è affrettata a mettere le distanze tra lei e il suo possibile rivale nella corsa alle urne.
La Russa: A Marchini diciamo "NO"
Come la sua leader, anche Ignazio La Russa, il coondatore di Fdi insieme alla Meloni, conferma il "no" del proprio partito al sostegno, annunciato da Silvio Berlusconi, di Alfio Marchini per la sua candidatura a sindaco di Roma. «Noi speriamo - ha detto - che il centrodestra si costruisca più forte di prima. Per questo abbiamo detto no a Marchini, non per la persona che non conosco nemmeno, ma perché è una persona con una storia di sinistra non solo familiare, ma anche personale. Noi guazzabugli di questo genere non ne vogliamo. Siamo nati come Fratelli d'Italia - ha proseguito La Russa - proprio per mettere un muro invalicabile fra noi e la sinistra e per evitare questo pseudo compromessi. Noi chiediamo rispettosamente a Berlusconi, a cui già abbiamo annunciato la nostra indisponibilità, di tenere unito il centrodestra. Siamo sicuri che vorrà farlo. Non diciamo che Giorgia Meloni debba essere la candidata. Diciamo che ci debba essere un candidato di centrodestra figlio di un incontro di partiti di centrodestra", conclude La Russa.
La risposta di Marchini
Alfio non si scompone. E' nel centro della bufera e sa bene che tutti gli occhi sono puntati su di lui in questo momento. A chi gli domanda di che partito è, risponde che non è di destra né di sinistra. E in merito alle accuse di La Russa, chiarisce in un'intervista che: «Premesso che non ho mai votato Pci, l’ossessione di mio nonno di dare lavoro e la passione politica nasce da lontano. Respiro politica da sempre. E il motto con il quale mio nonno concludeva le riunioni era: «Al lavoro e alla lotta!» Ma non sono comunista». Se è vero, dunque, che il nonno romano di cui porta il nome era stato partigiano, questo imprenditore romano di 50 anni, erede di un'antica famiglia di costruttori comunisti (i famosi "calce e martello" di Roma), sembra più interessato a fare politica che a scegliere un partito di appartenenza, lasciando aperti molti possibili sviluppi nella Capitale.