Zingaretti fa la passerella, ma al Pertini continuano i licenziamenti

ROMA - Qualche giorno fa abbiamo raccontato l'inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell'Ospedale Pertini, che si prepara così a gestire al meglio l'afflusso dei pellegrini previsto per l'inizio del Giubileo. Tuttavia, ci sembra giusto render conto di un'altra realtà - meno virtuosa - che riguarda l'ospedale romano.

USB: Zingaretti fa la passerella, ma il Pertini è k.o.
L'USB (Unione Sindacale di Base) denuncia la grave situazione in cui versa l'Ospedale Pertini mediante un comunicato stampa . «Ennesima ristrutturazione al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, seguita ieri mattina dall’inaugurazione con passerella del presidente della Regione Zingaretti e relativo codazzo», scrive Stefano Zecchetti, della USB della ASL RM/B. «Ma questa operazione non riesce a coprire il costante smantellamento operato nel corso di questi anni al Pertini, nella ASL Rm/B e nella sanità regionale, con una forte accelerazione nel 2015. Nel corso di quest’anno sono stati infatti chiusi i reparti di Neurochirurgia, Chirurgia plastica ed Ematologia, con pesanti ricadute sui bisogni dei cittadini. Precedentemente - precisa Zecchetti - erano stati eseguiti i lavori per 4 letti di Rianimazione, pronti e mai utilizzati; come pure è stato ristrutturato un reparto di Terapia intensiva post-operatoria mai attivato».

Questi non sono risparmi, ma tagli sulla pelle dei cittadini
Continua il sindacalista: «In questi giorni, a seguito della nuova spending review, è in corso il taglio ai servizi in appalto, con gravi ricadute sui redditi e sui servizi di ausiliariato. Contemporaneamente avviene un’ulteriore esternalizzazione del personale oss, anche se in presenza di un avviso pubblico dove poter attingere il personale». E aggiunge: «Nelle ultime ore sono in arrivo lettere di licenziamento al personale esternalizzato che gestisce la fornitura delle cartelle cliniche e della documentazione sanitaria, con la probabile interruzione di un pubblico servizio dal 1 novembre. Ci sembra evidente che questi non sono risparmi – conclude Zecchetti - ma tagli sulla pelle di cittadini e lavoratori, derivanti dalle politiche regionali e nazionali a cui come USB ci opporremo tenacemente, smascherando le operazioni create ad arte per edulcorare le politiche di lacrime e sangue».