24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
crescita personale per persone in esecuzione penale

20 detenuti di Rebibbia puliscono Roma

Al via «Ricomincio da qui», il progetto del Dap al quale partecipano, in forma del tutto volontaria, i detenuti della Casa di reclusione di Roma Rebibbia. Le esigenze e i programmi di manutenzione saranno indicati dall'Amministrazione di Roma Capitale e dai servizi e Dipartimenti competenti

ROMA - Venti detenuti della Casa di reclusione di Roma Rebibbia impiegati in attività di pulizia e cura delle aree cittadine in occasione degli importanti eventi di tipo religioso previsti nell'Anno Giubilare. È quanto prevede il progetto «Ricomincio da qui», approvato il 16 settembre dal Consiglio di Amministrazione di Cassa Ammende e presentato dal Provveditorato dell'Amministrazione Penitenziaria del Lazio in collaborazione con Roma Capitale.

Il progetto «Ricomincio da qui
Lo comunica il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, spiegando che le esigenze e i programmi di manutenzione saranno indicati dall'Amministrazione di Roma Capitale e dai servizi e Dipartimenti competenti. La partecipazione al progetto è a titolo volontario e gratuito. Per ciascun detenuto è previsto un impegno lavorativo per 25/30 ore settimanali per una durata complessiva di sei mesi. Il progetto «Ricomincio da qui» nasce nell'ambito del protocollo di intesa Dap-Anci sottoscritto il 20 giugno 2012 e rappresenta un esempio di azione concreta volta ad offrire opportunità di crescita personale a persone in esecuzione penale, in possesso di idonei requisiti sotto il profilo giuridico/comportamentale, attraverso percorsi di sensibilizzazione all'educazione ambientale, al decoro della città e alla tutela della sicurezza pubblica.

Sensibilizzare alla tutela dell'ambiente
I detenuti saranno destinatari di attività formativa erogata attraverso il modello «imparare lavorando» volta a sviluppare il senso di appartenenza e sensibilizzazione dei partecipanti alla tutela dell'ambiente, del decoro della città e conservazione dei beni cittadini; ad ampliare le competenze e a sviluppare nuove capacità in grado di trasformare le persone in esecuzione penale da soggetti assistiti a soggetti attivi favorendo il processo di inclusione socio-lavorativa; a contribuire al miglioramento dell'immagine della città nei confronti dei residenti, dei turisti e dei pellegrini. Il finanziamento di 9.000 euro (di cui 6.000 euro per le spese di assicurazione e 3.000 per la fornitura di materiale antinfortunistico) è interamente sostenuto da Cassa Ammende.

(con fonte Askanews)