Marino: Comune pronto ad interventi per prevenire gli allagamenti
L'amministrazione ha sottoscritto dei protocolli d'intesa con gli Istituti di eccellenza presenti a Roma per studiare la situazione idrogeologica della città: conoscere i deflussi sotterranei servirà a «prevenire o a trovare soluzioni per evitare l'allagamento di cavità ipogee di interesse storico-archeologico e di siti archeologici solitamente posti al di sotto dell'attuale livello del terreno»
ROMA - Il Comune di Roma è impegnato «da un punto di vista di protezione civile e protezione del territorio», quotidianamente, «per progettare interventi di managed aquifer recharge, attività tramite la quale viene favorita l'infiltrazione di acqua meteorica nel sottosuolo per prevenire allagamenti in zone nevralgiche della città». Lo ha detto il sindaco della Capitale Ignazio Marino nel suo intervento al congresso internazionale Aqua2015 in corso alla Sapienza.
La collaborazione con gli istituti di eccellenza
«Conoscere i deflussi sotterranei, può aiutare - ha spiegato il sindaco - a prevenire o a trovare soluzioni per evitare l'allagamento di cavità ipogee di interesse storico-archeologico e di siti archeologici solitamente posti al di sotto dell'attuale livello del terreno, come ad esempio quelli presenti nell'area di Ostia Antica». L'amministrazione ha sottoscritto dei protocolli d'intesa con gli Istituti di eccellenza presenti a Roma - l'Università Roma TRE, l'Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale, il CERI-Sapienza, il CNR e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «che ringrazio per aver messo a nostra disposizione ulteriori dati in loro possesso e la loro esperienza» ha detto Marino. Con essi, ha spiegato ancora «abbiamo fatto uno screening completo dell'andamento delle principali falde acquifere presenti sotto la nostra città».
Roma attenta al ruolo delle acque
Il sindaco si è detto «felice che sia Roma ad ospitare il più importante appuntamento a livello globale sull'idrogeologia» per la prima volta celebrato in Italia perché, ha ricordato il sindaco, «Roma nella sua storia millenaria che tutto il mondo conosce, è la città dove l'acqua ha da sempre avuto un'importanza fondamentale per la vita della sua comunità, tanto da essere definita nel passato Regina Aquarum». A Roma, nata e sviluppatasi lungo le sponde di due fiumi - il Tevere e l'Aniene - ma anche intorno alle decine e decine di sorgenti, molte delle quali sorgenti minerali, che disseminano il suo territorio, ha ricordato il sindaco «l'attenzione per il mondo delle acque ha un ruolo di rilievo nella nostra agenda politica, tanto che nel 2014 Roma è diventata membro del Consiglio Mondiale per l'Acqua». La speranza, ha sottolineato ancora il sindaco «è che si possa arrivare ad una coscienza solidale al fine di scongiurare in tutti i modi una crisi idrica globale - così come Papa Francesco ha anche ribadito nella sua enciclica "Laudato sii" - che porterebbe nel futuro a conflitti internazionali dovuti alla mancanza e al depauperamento delle risorse idriche sotterranee». Solo grazie alla nostra capacità «di custodire e condividere le acque del pianeta - ha concluso il sindaco - potrà dipendere il futuro dell'umanità».
(con fonte Askanews)