27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il sindaco ad Action

Marino: «Questo è vandalismo, non una manifestazione di protesta»

Con un video su Facebook, il sindaco risponde al movimento cittadino per la casa Action che stamattina ha bloccato la tangenziale in segno di protesta: «Inaccettabile mettere a ferro e fuoco i cassonetti della città»

ROMA (askanews) - Il sindaco di Roma Marino risponde con un video postato su facebook al movimento per la casa cittadino Action, che stamattina ha bloccato la via Castrense in protesta contro lo sgombero del centro per l'assistenza abitativa di zona che doveva essere liberato oggi.

Il diritto che va difeso
«Il diritto ad avere una felice, una casa da condividere con la propria famiglia, è davvero importantissimo e ci credo molto - spiega il sindaco -. Per questo ho deciso di interrompere lo scandalo delle residenze affittate al comune da imprenditori pagando fino a 4.000 euro al mese per 50 mq a Pietralata, uno strumento che arricchiva i ricchi e impoveriva ancora di più poveri. Abbiamo deciso di dare alle persone che hanno diritto alla casa un buono casa la possibilità di affittare la casa che si scelgono da soli». «La casa è un diritto che va difeso - conclude il sindaco - ma è inaccettabile mettere a ferro e fuochi i cassonetti della capitale d'Italia, bloccare strade e creare problemi alla sicurezza della città. Questo non sarà tollerato da nessuno, questo non è protestare, è vandalismo», ha concluso.

Action blocca la tangenziale
Il movimento per la casa cittadino Action ha bloccato viale Castrense con una barricata di cassonetti. La protesta a sorpresa denuncia la chiusura del Centro di assistenza abitativa di zona, prevista per oggi. «I movimenti che da giorni chiedono un confronto serio alle forze politiche comunali, non ci stanno e questa mattina hanno bloccato la tangenziale assieme alle famiglie che per la maggiore rimarranno per strada dopo 10 anni di residenza - spiega Actiom sul suo profilo Facebook - Questa chiusura senza assegnazioni di case popolari per gli abitanti aventi diritto, come a breve succederà per l'occupazione di viale Carlo Felice, avviene nella totale violazione delle delibere 206/07 e 124/11 della giunta capitolina che prevedono le quote di riserva erp. Per questo chiediamo un incontro immediato al sindaco».