28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Sospensione a tempo indeterminato per Ross

Sull'autista Atac è (già) scontro Marino-Esposito

Christian Rosso ha diffuso nei giorni scorsi via Facebook un video sui «veri motivi per cui gli autobus non passano: perché non ci sono mezzi per circolare, non per colpa dei lavoratori», ha spiegato. E oggi è l'eroe della piazza perché Atac l'ha sospeso a tempo indeterminato

ROMA  (askanews) - «Siamo tutti Christian Rosso». Il giovane autista Atac, che nei giorni scorsi ha pubblicato un video-denuncia contro i disservizi del trasporto pubblico a Roma, è l'eroe del giorno per tutti gli autisti e i macchinisti della municipalizzata capitolina, molti dei quali oggi hanno 'occupato' piazza del Campidoglio. Un presidio con fischietti e cartelli per protestare contro la posizione dura assunta dal sindaco Ignazio Marino rispetto agli scioperi a singhiozzo e ai disservizi di metro e bus. Una risposta alla stretta disciplinare - con il controllo più severo delle assenze e l'introduzione del badge orario - avviata dall'ex assessore Guido Improta e dal sindaco. Christian ha diffuso nei giorni scorsi via Facebook un video di 14 minuti diventato virale sui "veri motivi per cui gli autobus non passano: perché non ci sono mezzi per circolare, non per colpa dei lavoratori", ha spiegato. E oggi è l'eroe della piazza perché Atac l'ha sospeso a tempo indeterminato.

Il «martire»
Christian Rosso è arrivato tra i colleghi con un fazzoletto sulla bocca e ha contrattaccato: «Stanno creando un martire e lo stanno creando loro, allargando a macchia d'olio questa vicenda. Io sono stato sospeso a tempo indeterminato dal prossimo 27 agosto non prenderò più lo stipendio perché ho informato i cittadini». Il caso del giovane ha un risvolto personale molto delicato: è vero che la denuncia va contro il codice etico dell'azienda, causa della sospensione ricevuta, ma in un secondo video Christian ha spiegato che sua madre ha un cancro e un'aspettativa di vita di sei mesi: «Il giorno di permesso che avevo chiesto per accompagnarla all'ospedale non mi è stato dato. Sono andato lo stesso al lavoro, e quel giorno l'autobus non c'era: non potevo nemmeno lavorare. Pensavo fosse giusto informare la cittadinanza di quello che sta succedendo a Roma».

Esposito: Atac ci ripensi
Ma la vicenda dell'autista Atac sospeso ha avuto anche un immediato risvolto politico, perchè ha manifestato anche una prima diversità di vedute, se non un attrito, sulla gestione di questi casi tra il sindaco Marino e Stefano Esposito, neo assessore a Trasporti e Mobilità. Esposito infatti aveva buttato acqua sul fuoco spiegando che, pur avendo presente quanto prescrive il codice di condotta dell'Atac, «la scelta fatta tende ad aumentare la conflittualità di cui non sentivamo il bisogno». Per questo ha rivolto un invito all'azienda affinchè ripensasse la sanzione: «L'autista è uscito dai limiti previsti, ma non ha commesso particolari crimini. Anzi mi ero ripromesso di incontrarlo».

Marino d'accordo con la scelta di Atac
Di diverso, opposto avviso Marino, che invece ha tenuto la linea dura: «In questa città purtroppo in passato è accaduto, e continua ad accadere, che quando qualcuno deve essere punito o licenziato arrivi la telefonata del politico che dice 'no, ha fatto la campagna elettorale'», ha attaccato il sindaco dopo l'incontro con il presidente dell'Anac Raffaele Cantone. «A me - ha ribadito Marino - non me ne frega niente che ha fatto la campagna elettorale di uno di destra o di sinistra. Se fa bene, se fa male viene giudicato per quello che fa». Seccato per la domanda il sindaco ha aggiunto, ancora più nettamente: «Questa domanda la poteva fare a un politicante del secolo scorso, non a me. Io non mi occupo di amministrazione delle aziende, ma di selezionare le persone che devono poi avere la responsabilità strategica delle aziende come gli assessori, che a loro volta scelgono i dirigenti e i Cda delle aziende di loro competenza».

La rivolta di Atac
Domani Marino ha in agenda un incontro con i sindacati confederali proprio sul caso Atac e sicuramente la sospensione del giovane Christian Rosso non potrà che appesantire un dialogo che si è fatto molto pesante già da molte settimane. «Per nascondere la verità c'hai messo contro l'intera città», hanno scritto i dipendenti Atac in un cartello di protesta esposto oggi in Campidoglio. Uno dei tanti slogan che era contro il sindaco.