De Petris: «La nuova Giunta Marino è a dominazione sabauda»
«La scelta del rimpasto è di Marino. Non comprendiamo il fatto di non avere avuto risposte dal sindaco su cosa si vuole fare per affrontare la situazione di emergenza in cui si trova Roma sul piano del trasporto pubblico, dei servizi sociali, della casa e del decoro urbano», spiega De Pretis
ROMA (askanews) - «Una giunta a mezzo servizio e a dominazione sabauda». Netto il giudizio di Loredana De Petris, senatrice di Sel e presidente del Gruppo Misto a Palazzo Madama che nella conversazione con Intelligonews - quotidiano on line diretto da Fabio Torriero - commenta la fase tre di Marino alla guida del Campidoglio e spiega perché Sel ha detto no.
Le non risposte di Marino
«La scelta del rimpasto è di Marino. Non comprendiamo il fatto di non avere avuto risposte dal sindaco su cosa si vuole fare per affrontare la situazione di emergenza in cui si trova Roma sul piano del trasporto pubblico, dei servizi sociali, della casa e del decoro urbano. Onestamente non c'è molto se non le enunciazioni che anche oggi il sindaco ha ripetuto in conferenza stampa. Mi pare siano tutte proposte estemporanee. Per questo noi ieri, non avendo avuto risposte concrete circa l'impegno su un patto per Roma, abbiamo assunto le nostre determinazioni».
Marino evanescente
Per l'esponente di Sel «il punto è che noi da mesi avevamo chiesto a Marino un Patto per Roma ma abbiamo avuto risposte evanescenti, per di più con la presentazione di una giunta a mezzo servizio. Esposito è senatore; Causi è deputato. A me che sono stata assessore del Comune di Roma le ore del giorno non bastavano mai. Oltretutto al Senato il Pd ha numeri ballerini quindi mi domando quanta attenzione alla fine possa essere dedicata ai problemi, grandi, di Roma. Vedremo i risultati, non è una critica alle persone ma al metodo che è stato scelto e il banco vero di prova sarà l'assestamento di bilancio, che peraltro ancora non conosciamo. Lo stesso Causi è già stato assessore al bilancio nella giunta Veltroni e non mi sembra che i problemi della città ci siano solo da due anni. Diciamo poi che siamo in una 'dominazione sabauda', da Genova a Torino. Esposito è piemontese, non so se vuole importare l'Alta Velocità, ai romani basterebbe una velocità normale; Rossi Doria è napoletano: non entro nel merito delle persone ma sono convinta che non si possano dare incarichi a chi non conosce a fondo la complessità della Capitale».