Esposito: Su Atac è necessario un patto con i sindacati per i cittadini
Il neoassessore ai Trasporti si dice convinto dell'urgenza di un patto con i sindacati per porre un punto alla situazione di disagio generale e ridare ai cittadini il massimo dei servizi
ROMA (askanews) - «Credo che ci sia la necessità di fare un patto perché gli scontri tra politica e sindacato, e le questioni di vetustà dei mezzi e dell'infrastruttura, li stiamo scaricando sui cittadini e non lo possiamo più fare». E' la strategia che il neoassessore ai Trasporti Stefano Esposito vuole attuare per risolvere il conflitto all'interno di Atac.
L'urgenza di ridare il massimo ai cittadini
A chi gli chiede se individua specifiche responsabilità nell'atteggiamento dei sindacati, risponde: «Io non parto con il presupposto di dar responsabilità a nessuno. Per me c'è un foglio bianco. Io chiederò un patto su questo: diamo ai cittadini il massimo dei servizi possibili nelle condizioni date». Chiaro il messaggio alle parti sociali: «Ci chiudiamo in una stanza - propone Esposito - e facciamo tutte le discussioni del caso perché se ogni discussione poi la pagano i cittadini non prendono solo col forcone la politica ma prima o poi lo fanno anche con chi lavora. Credo che ci siamo le condizioni per fare questo patto - conclude Esposito - poi chi si sfilerà se ne assumerà le responsabilità».
Non serve essere romano per conoscere i mezzi
«Ho il grande vantaggio di non essere romano. Lei pensa che un romano sarebbe in grado di conoscere tutti i mezzi? Ci sono i dati, bisogna solo studiare». E' la risposta del neoassessore Esposito, a chi gli chiedeva se non fosse in difficoltà a dover affrontare I problemi di Atac non essendo romano e non conoscendo, dunque, il territorio. «Questa idea che se arriva un romano sa esattamente quanti mezzi circolano, se funzionano o meno, penso sia una bella favola da raccontare per fare propaganda - ha affondato Esposito -. Bisogna studiare, avere rapporti con gli attori di questa vicenda». "Improta - ha replicato a chi gli chiedeva se fosse pesante da gestire l'eredità del suo predecessore, che invece conosceva bene la città - ha fatto i suoi due anni, io ho il vantaggio di non avere un bagaglio pesante ne' di dovermi costruire un consenso per me stesso. Proverò a fare un ragionamento di buon senso, e chi non lo vorrà attuare se ne assumera le responsabilità». "Siccome mi definiscono come uno duro - ha rilanciato in chiusura Esposito - io parto morbido».
Il prossimo incontro con Improta
«Vorrei parlare oggi con l'ex assessore Improta e incontrare tutti i sindacati tra domani e giovedì», ha annunciato Esposito a chi gli chiede come intende affrontare il caos dei trasporti della capitale. E sui macchinisti, che hanno indetto una protesta in Campidoglio per mercoledì, Esposito risponde: «Vediamo di incontrarli. Io rispondo a tutti, anche a quelli che hanno delle soluzioni. Poi vediamo se sono buone solo per i comunicati stampa o hanno anche una praticabilita».