Renzi: «Il Pd aiuta Marino, ma tocca a lui fare proposte credibili»
Il Pd capitolino guidato da Matteo Orfini ha un solo obiettivo, chiaro e semplice: aiutare Roma. «Non ci interessa puntellare una giunta - ha chiarito Renzi - fare un rimpasto, scambiare poltrone: ci sta a cuore Roma»
ROMA (askanews) - Il governo, il Pd sono pronti ad aiutare il sindaco di Roma Ignazio Marino in questo momento di difficoltà a patto che sia lo stesso primo cittadino a dare segnali di cambiamento, a presentare progetti credibili e concreti per il rilancio della capitale. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una lettera aperta inviata al Messaggero.
Il Pd sta aiutando Marino
Marino, ha chiarito Renzi, sa che il Partito Democratico «sta facendo tutti gli sforzi per dargli una mano. E sa che il governo è pronto a continuare a collaborare con dedizione e tenacia. Adesso - è l'invito fatto da Renzi - tocca a lui, alla sua squadra cui il PD non farà mancare la forza delle proprie donne e dei propri uomini. Tocca a lui però - ha sollecitato il premier - presentare progetti credibili e concreti dalla visione strategica fino alle buche per le strade o alla pulizia dei tombini quando piove: da sindaco - ha detto ricordando la sua esperienza fiorentina - so che la qualità di una buona amministrazione si vede anche e soprattutto da questi che non sono dettagli».
Ora tocca al sindaco
«Decida l'amministrazione comunale su quali progetti coinvolgere i cittadini e chiamare a raccolta le istituzioni, a cominciare dalla Regione, il cui presidente già in più occasioni si è mostrato sensibile e attento. Tocca al sindaco, adesso - ha ribadito Renzi - nessuno può sostituirsi. Se ne sarà capace, avrà il nostro appoggio». Avere la responsabilità per qualche anno di fare il primo cittadino, ha detto Renzi, «ti insegna che è l'ultimo cittadino quello più importante. E che nessuno - né il tuo partito, né il tuo governo - può sostituirsi a te nel rapporto con il tuo popolo. Questo è il bello dell'elezione diretta: hanno scelto te, non puoi far governare un altro».
L'obiettivo del Pd romano: dare una mano a Roma
Roma, ha ricordato il premier, ha eletto un sindaco appena due anni fa e «a lui oneri e onori». Il PD capitolino, «ben guidato in questa fase di commissariamento da Matteo Orfini, ha un obiettivo unico e semplice: dare una mano a Roma. Non ci interessa puntellare una giunta - ha chiarito Renzi - fare un rimpasto, scambiare poltrone: ci sta a cuore Roma, la sua bellezza, il suo futuro che può essere affascinante e ricco di stimoli». Ma è un futuro al momento «stropicciato da polemiche senza fine». In queste ore, ha sottolineato, Roma occupa le pagine dei media internazionali per l'incuria, la metropolitana in tilt, le foto del New York Times, la rabbia della sua gente. «La capitale d'Italia non si merita questo. Prendersi cura delle piccole grandi cose di ogni giorno - ha rilevato il premier - ricostruire luoghi di decoro e di speranza, accudire i luoghi del bello: si può fare. A condizione di volerlo».
E' tempo di proposte credibili
Per Renzi «molto dipende da chi ha avuto il grande onore di rappresentare la capitale nel mondo». Il segretario del Pd ha sostenuto che «noi ci siamo. Siamo pronti sul Giubileo, siamo pronti sulle Olimpiadi, siamo pronti sulle infrastrutture, siamo pronti sulle periferie, siamo pronti sulle aziende partecipate. Purché dal comune - è stata la sollecitazione di Renzi - arrivino proposte, non polemiche a distanza. Siamo disponibili a verificare i progetti che la città vorrà proporci, siamo pronti a studiare tutte le soluzioni praticabili per rilanciare Roma, vetrina e biglietto da visita per il Paese. Ma il sindaco dia un segnale! E si interrompano una volta per tutte - ha chiesto il presidente del Consiglio - le manovre di piccolo cabotaggio figlie di una cultura politica vecchio stampo, che dovrebbe essere superata. E si torni a parlare della gente e con la gente. Roma se lo merita. E i suoi abitanti - così pacificamente invasi dalla gloria e dalla bellezza del passato - si meritano un futuro all'altezza dei propri sogni».