29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
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Caritas: «I politici fomentano il clima di odio verso i migranti»

«Chi non accoglie diventa popolo senza memoria e solo agglomerato»: così in una dura nota la Caritas rilancia uno spirito fatto di iniziative di solidarietà e integrazione verso i migranti, così come di vicinanza alla popolazione locale, favorendo percorsi di conoscenza

ROMA (askanews) - I temi dell'immigrazione e dell'accoglienza rischiano, nel nostro paese, «di scontrarsi con egoismi, interessi e paure. Sentimenti di cui approfittano forze politiche senza scrupoli per incrementare un clima di odio che mai si era visto a Roma e in Italia». Lo afferma, in una dura nota, la Caritas italiana che rilancia uno spirito fatto di iniziative di solidarietà e integrazione verso i migranti, così come di vicinanza alla popolazione locale, favorendo percorsi di conoscenza.

Un popolo senza memoria
«Una città che non accoglie i migranti, famiglie e ragazzi in fuga da guerre, persecuzioni e povertà, è un popolo senza memoria, un agglomerato umano che non può dirsi comunità», sottolinea l'organismo caritativo della Chiesa italiana che pur ricordando che il fenomeno delle migrazioni «è vasto e con molte sfaccettature, semplificare spiegazioni e possibili soluzioni - così come fanno alcuni politici e 'intellettuali' - rischia di banalizzare la complessità, rafforzare i germi dell'ignoranza, trasformare una tragedia epocale in un sondaggio di opinioni in cui una soluzione vale un'altra».

144 conflitti affliggono il mondo
«Le migrazioni - conclude la Caritas - non possono essere affrontate e comprese senza conoscere i 144 conflitti che in questo momento insanguinano il mondo; senza collegarle alla sete e alla mancanza di cibo che soffre un miliardo di persone; senza commuoversi davanti alle persecuzioni, alle torture, alla paura, alla mancanza di diritti, la sfiducia e la rassegnazione di intere popolazioni».