Asl e Ispettorato del lavoro denunciati per caldo in tribunale

ROMA (askanews) - Una denuncia all'Asl di zona e un esposto all'Ispettorato del lavoro. Sono questi i prossimi passaggi che i lavoratori del tribunale di Roma formalizzeranno nelle prossime ore a causa del «disconfort microclimatico» dovuto all'ondata di caldo ed agli impianti di refrigerazione presenti, guasti od insufficienti.

La relazione redatta dal «Servizio di prevenzione e protezione»
Intanto ai rappresentanti dei lavoratori è stata consegnata la relazione redatta dal «Servizio di prevenzione e protezione» che fa riferimento al sopralluogo effettuato il 2 luglio scorso nella palazzina B della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio dopo le proteste e lamentele di addetti, cancellieri e personale. Nel documento si spiega: «L'obsolescenza dei 4 refrigeratori della Palazzina B riduce sensibilimente la capacità di soddisfare il carico termico richiesto per la struttura (temperature tra 24 e 26 gradi centigradi ed umidità tra il 50 ed il 60 per cento) in molte porzioni dell'immobile».

Sospesa udienza per il caldo
Ed il 2 luglio all'interno del tribunale sono state rilevate, negli uffici della IX sezione e nell'aula 25 della sezione monocratica, al primo piano dell'edificio B, «temperature prossime a 28 gradi centigradi». Ed inoltre si aggiunge «risulta agli atti anche la sospensione di una udienza». L'ingegnere del tribunale raccomanda che vengano presto messi a disposizione conzionatori portatili «adeguati alla grandezza ed all'affollamento degli ambienti». Inoltre si suggerisce di aumentare la velocità dell'aria e «limitare l'accesso dell'utenza» ove possibile. Si raccomanda poi «particolare attenzione al personale con problemi cardiaci e di pressione».

Indispensabili provvedimenti per risolvere la situazione
La conclusione è netta: «velocizzare l'acquisto di condizionatori portatili da tenere a disposizione anche per future situazioni emergenziali». E "ripristinare 'con urgenza' il funzionamento degli impianti di climatizzazione». Riguardo alle polveri provenienti dai lavori che si stanno effettuando all'archivio della ex pretura si propone di «sfalsare temporaneamente le attività» e «far partire le attività dopo le 15». Questa soluzione «è indispensabile - si aggiunge - in quanto l'assenza di un impianto di aspirazione e ricircolo dell'aria fa si che il personale del tribunale respiri le polveri metalliche e le fibre dei materiali di coibentazione rilasciate in aria durante le operazioni della ditta».