Gravidanza in estate? I consigli degli esperti per il benessere di mamma e bambino
I consigli degli esperti IVI per star bene in estate, anche in gravidanza
Quando il caldo è eccessivo spesso si sentiamo stanchi e affaticati e anche le normali attività quotidiane divengono difficoltose. Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che siamo in dolce attesa la situazione potrebbe complicarsi. In condizioni normali, infatti, la temperatura viene regolata grazie al sudore. Non sempre, però, il sistema funziona in maniera efficiente, specie quando si è in stato di gravidanza. Ecco alcuni consigli utili per sopravvivere a temperature da record - anche quando aspettiamo un bambino.
I problemi del caldo
Il caldo può portare all’insorgenza di diverse problematiche. Tra queste anche edemi, lipotimia, crampi, colpi di calore, disidratazione e congestione. I soggetti più a rischio, come sempre, sono gli anziani, i bambini, i neonati e, ovviamente, le donne in gravidanza. Per contrastare le temperature alte, l’Istituto Valenciano di Infertilità (IVI) ci ha fornito alcuni consigli pratici per affrontare al meglio i mesi più caldi della stagione.
Intervenire in caso di lipotimia ed edemi
«L’edema è un ristagno di sangue nelle estremità inferiori. Tra i rimedi più semplici che anche le donne in gravidanza possono seguire, c’è quello di fare docce fredde agli arti inferiori e tenere le gambe sollevate nelle ore di riposo, per aiutare a riattivare la circolazione», spiega la Dottoressa Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma. Nel caso di lipotimia – conosciuta anche con il termine di svenimento – bisogna portare la persona colpita in un luogo ben areato rivolgendole la testa verso il basso per facilitare l’afflusso del sangue. Si presenta con una sensazione di mancanza, di debolezza improvvisa.
Sapevi che…?
Seconda una recente ricerca dell’istituto Clinical Evaluative Sciences di Toronto, ci può essere un aumento del rischio di diabete gestazionale del 6-9% per ogni aumento di temperatura di 10 gradi C°.
Cosa fare quando si manifestano crampi muscolari
«I crampi muscolari si verificano più frequentemente quando si lavora nella stagione calda, perché il sudore drena i liquidi del corpo e con esso i sali minerali, come potassio, magnesio e calcio. La perdita di questi nutrienti può causare lo spasmo di un muscolo. «Bere più di due litri di acqua al giorno e mangiare cibi ricchi di vitamine e sali minerali come frutta e verdura aiutano a scongiurarne la comparsa», continua Galliano.
Congestione e bevande ghiacciate
Con il caldo è essenziale bere tanto, ma non bisogna mai bere bevande ghiacciate. La congestione, infatti, si verifica in seguito all'introduzione di bevande freddissime quando l’organismo è surriscaldato. La pratica provoca un eccessivo afflusso di sangue all’addome, che rallenta o blocca i processi digestivi.
Sapevi che…?
Tra i rischi da non sottovalutare, legatr all’esposizione del caldo eccessivo nelle prime 7 settimane di gravidanza c’è quello di un parto prematuro, prima delle 34esima settimana per l’11% e del 4% tra la 37esima e la 38esima settimana.
Combattere la disidratazione
«Con l’arrivo della stagione estiva e il caldo, attraverso la sudorazione il nostro corpo perde tanti liquidi e sali minerali preziosi. Reintegrare i liquidi persi bevendo acqua in abbondanza o assumendo alimenti leggeri e freschi è importante per assicurare un adeguato apporto di liquidi ed evitare che la disidratazione nuoccia alla futura mamma, aumentando anche il rischio di infezioni alle vie urinarie», spiega ancora Galliano.
Attenzione ai colpi di calore
«L’estate – conclude l’esperta - è il periodo migliore per stare di più all’aria aperta e godere della bella stagione. Ma è importante evitare di uscire nelle ore più calde della giornata e di passeggiare lungo le strade maggiormente trafficate, dove i livelli di inquinamento sono di gran lunga superiori alla media. Il colpo di calore è molto pericoloso e, soprattutto se colpisce neonati, richiede l’immediato ricovero in ospedale. Durante l’ondata di calore è consigliabile controllare la temperatura corporea del bambino e, se necessario, rinfrescarlo delicatamente con una doccia tiepida o con panni umidi».