Terroristi sui barconi, Renzi e Alfano ignorano ancora l'allarme?
L'agenzia europea Eurojust denuncia la possibilità che tra gli immigrati che sbarcano ogni giorno sulle nostre coste siano infiltrati terroristi dell'Isis. Giorgia Meloni torna a puntare il dito contro l'inefficienza del governo Renzi in materia di sicurezza e immigrazione
ROMA - Torna l'allarme terrorismo e Giorgia Meloni punta il dito contro l'inefficienza del governo in materia di sicurezza. Il presidente di Fratelli d'Italia, da sempre in prima linea nella denuncia della gestione della questione immigrazione e accoglienza, torna ancora ad incriminare l'azione approssimativa e insufficiente portata avanti dal governo. E la situazione non sembra sul punto di cambiare nonostante gli allarmi lanciati dai servizi di intelligence «di mezzo mondo» e le preoccupazioni espresse dal Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg e dal Capo della Polizia di Stato Alessandro Pansa.
Rischio terroristi nei barconi dei migranti
Per Meloni, il premier Matteo Renzi e il ministro dell'Interno Angelino Alfano sono rimasti sempre troppo «impassibili» di fronte alle inquietudini sollevate da attori importanti del mondo della sicurezza, nazionale e internazionale. Il leader di Fratelli d'Italia ribadisce quanto ha sempre affermato rispetto al rischio che corre il nostro Paese accogliendo i migliaia di immigrati che sbarcano sulle coste italiane. Il pericolo è quello che tra le persone che arrivano in Italia attraverso le cosiddette 'carrette della morte' si nascondano possibili terroristi. Ad avvalorare la tesi di Meloni è l'Eurojust che lancia l'allarme e denuncia la possibilità di infiltrazione di componenti dell'Isis sui barconi che diretti nei Paesi europei.
Basta perdere tempo: il governo agisca
Rivolgendosi al premier e al ministro dell'Interno, Meloni chiede se anche stavolta i due «ignoreranno» l'allarme lanciato dall'agenzia europea, lasciando il Paese nello stato di insicurezza più assoluta in cui versa ormai da mesi. «Il governo si dia una svegliata», inveisce Meloni, e si muova in direzione dell'unica soluzione esistente per porre rimedio allo stato emergenziale in corso: lo Stato, coadiuvato dagli altri Paesi membri dell'Unione europea, metta in atto una missione militare volta ad impedire ai barconi la partenza dalle coste nordafricane. «Basta perdere tempo», continua il presidente di FdI-An, perché in pericolo c'è la sicurezza dei cittadini italiani.
Situazione allarmante
È il giudice belga Michele Coninsx, presidente dell'Eurojust, a sollevare la preoccupazione che i «tagliatesta» dello Stato islamico sfruttino i barconi dei migranti per raggiungere l'Europa. Coninsx non rivela i particolari delle operazioni ancora in corso, ma secondo quanto riportato dal Daily Mail ci sarebbe un funzionario italiano tra le fonti del giudice belga. Quel che è certo è che parte dei proventi derivati dal traffico dei migranti finisce a finanziare le attività terroristiche dell'Isis. La situazione è «allarmante», a detta del presidente dell'Eurojust, e lo diventa ancor più alla luce del ritrovamento di un nuovo 'manuale' della jihad in cui si indica che la conquista dell'Occidente avrebbe come fine ultimo quello di conquistare Roma. Intanto da Washington, il presidente USA Barack Obama ha rilanciato la lotta al terrorismo islamico. Lotta che si prospetta lunga: «Ci vorrà tempo per sradicare» gli jihadisti. A confortare solo il dato delle perdite che lo Stato islamico sta subendo in Siria e in Iraq, perdite che aprono uno spiraglio di luce nella lotta al fanatismo cieco dell'Isis.
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