Ecco come rilanciare il centrodestra, con Meloni o Salvini leader
La priorità della forza di centrodestra che sta per nascere è battere la sinistra, «non aumentare i voti del proprio partito». Per farlo è necessario che vi sia una forte volontà politica e che nessuno faccia da sponda alla sinistra. Così Ignazio La Russa delinea la nuova coalizione
ROMA - «Mettere come priorità battere la sinistra e non aumentare i voti del proprio partito e basta. Questo è il segreto». Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa e fondatore di Fratelli d'Italia, in un'intervista rilasciata ad Affaritaliani.it, spiega come rilanciare il centrodestra italiano e mettere a tacere renzismo e politiche di sinistra. Le basi sono state gettate con le ultime elezioni, regionali e amministrative, che hanno visto una consistente crescita dei partiti di centrodestra. È necessario che, partendo da questo risultato, le forze politiche della destra si uniscano, «ci vuole la volontà politica da parte di tutti»: senza questa nessuna ambizione può diventare concreta per La Russa.
Nessuno può fare sponda con la sinistra
Assodato che la priorità assoluta è quella di battere la sinistra, è necessario che nasca «un nuovo Centrodestra su basi nuove, senza preconcetti e senza veti», spiega l'ex ministro. Una «pre-condizione» questa dalla quale non si può prescindere. Le conseguenze, poi, sono ovvie per La Russa: nessuna alleanza con il centrosinistra, «nessuno può fare sponda con la sinistra». La riuscita del progetto sta, infatti, nella realizzazione di un programma che sia «quanto di più alternativo a quello di Renzi».
Nella nuova coalizione non c'è spazio per Alfano
Come specifica il fondatore di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, il progetto è aperto a chiunque dimostri la «volontà politica» di aderire al programma. In quest'ottica, spiega La Russa, Angelino Alfano al momento è «sicuramente fuori». I tempi stringono e la necessità di creare una forza che schiacci la sinistra si fanno sempre più impellenti, è per questo che, secondo Ignazio La Russa, la coalizione deve essere fatta di individui che «nel momento in cui nasce la coalizione ma anche per il futuro, diano garanzia di essere realmente alternativi alla sinistra». Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano si è reso protagonista di questo governo di centrosinistra, avallando le scelte del premier Matteo Renzi, dunque non è in grado di dare alcuna garanzia. Mentre Forza Italia sembra essere intenzionata a riporre nel dimenticatoio la parentesi infausta del Patto del Nazareno, Ncd non sembra della stessa idea.
La scelta del leader
Chi il leader della coalizione di cui parla La Russa? C'è la possibilità che sia Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, «ha le potenzialità per essere lader»: sotto i quaranta anni e apprezzata dagli italiani, l'unico limite di Giorgia Meloni – a detta dell'ex ministro – sarebbe la sua storia politica, dalla quale non è mai stato eletto un presidente del Consiglio, ma «la storia è fatta per essere cambiata», precisa ottimista La Russa. Anche Matteo Salvini è quotato bene tra i politici che potrebbero rivestire il ruolo di leader e guidare la coalizione: «Al momento è il capo del partito più grosso del Centrodestra». Dunque, secondo La Russa, sarebbe ancora una partita aperta: «Guai ad avere preclusioni e guai ad avere investiture precostituite».