19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Previsti incontri bilaterali coi i presidenti dei due paesi

Mattarella vola in Slovenia e Croazia per rilanciare Ue

L'impostazione della politica estera del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, comincia ad emergere con evidenza: a Lubiana e Zagabria incontrerà Borut Pahor e Kolinda Grabar-Kitarovic, per portare avanti la politica del "buon vicinato" già cominciata con Giorgio Napolitano.

Zagabria (askanews) - L'impostazione della politica estera del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, comincia ad emergere con evidenza: il rilancio (ma non solo) politico dell'istituzione europea, a maggior ragione in un momento che vede esplosioni di guerre, di violenze sempre più vicini ai confini del sud dell'Ue (e quindi all'Italia) e tragedie inaccettabili come la morte di centinaia di migranti a largo delle nostre coste. Sarà questo il filo rosso che legherà le visite ufficiali che Sergio Mattarella compirà domani in Slovenia a Lubiana, e giovedì in Crozia, a Zagabria.

Prosegue la politica del "buon vicinato"
Negli incontri che il capo dello Stato avrà con il presidente della Repubblica slovena, Borut Pahor, e con il presidente croato, Kolinda Grabar-Kitarovic, ci sarà, da parte italiana, la sottolineatura di quanto sia massima l'attenzione del nostro Paese verso gli Stati vicini. Una politica, quella verso il vicinato orientale, avviata da Giorgio Napolitano e che Mattarella ha ferma intenzione di proseguire. Peraltro le due visite rispondono alle aspettative dei due presidenti sloveno e croato. I rapporti economici e commerciali con i due paesi balcanici sono molto forti ma, almeno in questa occasione, l'obiettivo da parte di Mattarella sarà soprattutto quello di annodare rapporti personali e confermare il livello molto alto delle relazioni che l'Italia ha avuto con Slovenia e Croazia fino ad oggi.

Dall'Italia un'iniziativa positiva per una comune chiamata al senso di responsabilità
Il presidente Mattarella, dopo la sua elezione, ha compiuto la sua prima visita all'estero a Berlino e a Bruxelles. Un chiaro segnale per sottolineare l'urgenza del dossier Mediterraneo mentre altri paesi dell'Unione erano (e sono) focalizzati su problemi che arrivano dall'est del Vecchio Continente. Un tema, quello di quanto accade a sud dei confini europei, reso ancora più urgente - e la questione verrà sicuramente affrontata nel corso dei colloqui - dalla tragedia nel Canale di Sicilia, che ha visto la morte di centinaia di migranti. Successivamente Mattarella si è recato a Parigi, dove ha sottolineato la necessità di condividere con gli altri due paesi fondatori (oltre al Benelux) dell'Unione europea il rilancio dell'idea di Ue. Saranno questi i temi che verranno sottolineati negli incontri in Slovenia e in Croazia. L'Italia si propone, da sempre e a maggior ragione oggi, come il punto di riferimento per iniziative di pace per gli scontri che si sviluppano oltre i propri confini. Questa degli incontri ufficiali tra Mattarella e i presidenti di due nazioni molto vicine al nostro paese sarà l'occasione per rammentare come l'Italia sia il luogo da cui partono valori positivi quali l'accoglienza e la democrazia. Insomma, una iniziativa rivolta a paesi vicini per una comune chiamata al senso di responsabilità.