12 ottobre 2025
Aggiornato 05:00
I sindacati respingono ogni responsabilità sulla mega assenza dei vigili

D'Emilia: «Il Garante punisce noi? Ma i comandanti dove erano?»

Cgil, Cisl e Uil preannunciano il ricorso. «Altro che sciopero occulto – raccontano al DiariodelWeb.it – C’era un momento di panico e noi cercammo di mantenere la calma»

ROMA – Un vero e proprio «sciopero in violazione della legge». Così l’Autorità di garanzia per gli scioperi ha interpretato la raffica di assenze che hanno colpito la polizia municipale di Roma a cavallo di Capodanno. Altro che malattie, dunque: secondo la nota diramata dal Garante si trattava di «una forma anomala di protesta», per la quale esiste una «responsabilità delle stesse organizzazioni sindacali». Che, infatti, sono state sanzionate con 20 mila euro ciascuna (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa e Diccap Sulpl), per un totale di 100 mila euro di multa. Vedere i vigili, per una volta, prendere una multa è certamente una notizia.

I SINDACATI PREPARANO IL RICORSO – E se il Codacons festeggia, anzi, si rammarica per l’importo a loro dire «del tutto inadeguato» della sanzione, i sindacati dei caschi bianchi rigettano con forza l’interpretazione dei fatti data dal procedimento dell’Autorità. «Faremo sicuramente ricorso – preannuncia Marco D’Emilia, segretario della Cgil Fp di Roma e del Lazio, ai microfoni del DiariodelWeb.it – perché neghiamo con forza, come organizzazione, che ci sia stata una nostra gestione dei fatti accaduti il 31». Non solo non c’è stata una regia sindacale, ma le colpe sarebbero addirittura da attribuire alla catena di comando dei vigili, che non avrebbe organizzato correttamente la situazione critica.

CGIL: «QUELLA NOTTE C’ERA IL PANICO»«Bisogna capire come nasce questo clima – prosegue D’Emilia – a partire dalla vertenza andata avanti per un anno e mezzo, e che abbiamo più volte segnalato al sindaco e agli apparati tecnici del comando. C’era un momento di panico, disorientamento e disorganizzazione. E abbiamo dei documenti, che tireremo fuori, dove quella sera diamo indicazioni di mantenere la calma. Che le responsabilità individuali vadano colte, secondo il codice disciplinare e normativo, e pagate come previsto, è un’ovvietà. Ma insistiamo nel dire che bisogna comprendere le responsabilità in tutte le direzioni».

CISL: «GIUSTIZIA SOMMARIA» – La stessa linea viene dalle risposte delle altre organizzazioni sindacali. «Una punizione che colpisce tutti a prescindere è un atto di tracotanza peggiore del danno – attacca Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp di Roma e Lazio – Un inaccettabile provvedimento sommario, antidemocratico, che offende i tantissimi agenti onesti che ogni giorno, sabato, domeniche e feste comprese, lavorano per la sicurezza. Se si cercava una punizione esemplare questa lo è, ma se si voleva fare giustizia secondo le regole del diritto, questo è un fallimento completo. Anche perché non sfugge la strana coincidenza con le operazioni elettorali per il rinnovo delle Rsu».

UIL: «DAL GARANTE SOLO TEOREMI» – Del sospetto di una giustizia a orologeria, giunta in piena elezione per i rappresentanti del pubblico impiego, parla anche il segretario generale Uil Fpl Giovanni Torluccio: «A nostro avviso la decisione è un chiaro atto politico. Costruire teoremi anziché accertare i fatti non è il compito di un organismo di garanzia. L’unico punto su cui concordiamo con il Garante è la totale mancanza di corrette relazioni sindacali tra le parti sociali ed il Comune di Roma. E questo dovrebbe far riflettere…». Così come la Cgil, anche Cisl e Uil hanno preannunciato la loro intenzione di impugnare il provvedimento. Ci voleva la multa del Garante, insomma, per ritrovare l’unità sindacale.