Renzi: «A cena per non licenziare»
Il premier Matteo Renzi, difende il finanziamento dei privati al Pd. Le cene organizzate dal partito "servono a evitare di mettere i dipendenti del Pd in cassa integrazione. Attaccarci per questo è pura demagogia".
ROMA - Il premier Matteo Renzi, difende il finanziamento dei privati al Pd. Le cene organizzate dal partito "servono a evitare di mettere i dipendenti del Pd in cassa integrazione. Attaccarci per questo è pura demagogia".
LE CENE DI FINANZIAMENTO SONO LEGITTIME E DOVEROSE - E' "demagogia" attaccare le cene di finanziamento organizzate dal Pd, secondo Matteo Renzi. Nella newsletter inviata ai suoi sostenitori, il premier ha spiegato: «Ho letto con curiosità tante polemiche perché il Pd ha organizzato due cene di finanziamento aperte e trasparenti. Abbiamo incassato 1,5 milioni di euro e con questi soldi possiamo evitare di mettere i dipendenti del Pd in cassa integrazione e quindi di far pagare allo Stato i costi di funzionamento del nostro partito».
"TUTTO IL RESTO E' DEMAGOGIA" - «Vorrei essere chiaro - ha aggiunto - quando io sono arrivato i dipendenti in forza al PD erano 161, adesso sono 146 e io non ho fatto neanche un'assunzione. Siamo dunque stati sobri ma le spese del passato ovviamente si fanno sentire». Ha concluso il premier: «Ho potuto toccare con mano la demagogia delle accuse di chi dice: 'ah, lui va a cena per mille euro' fatto dagli stessi che magari un anno fa dicevano: 'ah, il Pd non ha ancora tolto il finanziamento pubblico'. Delle due l'una, amici: o si accetta il finanziamento pubblico (ma ricordo che gli italiani lo hanno respinto con un referendum) o si organizzano iniziative trasparenti e chiare di raccolta fondi. Tutto il resto è demagogia».