18 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Il Capo di Stato in occasione della Giornata delle Forze Armate

Napolitano: «L'Italia è a rischio terrorismo»

Parlando al Quirinale, in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime una forte preoccupazione per estremismi e intolleranze relative, in modo particolare, alla questione Isis. L'Europa, «e l'Italia in particolare», rischia di essere investita da «nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo».

ROMA - Parlando al Quirinale, in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime una forte preoccupazione per estremismi e intolleranze relative, in modo particolare, alla questione Isis. L'Europa, «e l'Italia in particolare», rischia di essere investita da «nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo» che rappresentano quindi «una minaccia reale»

ESTREMISMO E FANATISMO MINANO IL PAESE - Il Presidente della Repubblica ha presidiato a Piazza Venezia alle celebrazioni del Giorno dell'Unità e della Giornata delle Forze Armate. Napolitano, in occasione delle celebrazioni in corso, ha depositato una corona d'alloro sul sacrario del Milite ignoto. E' quanto ha avvertito il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «In un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti, si vanno affermando - ha sottolineato il capo dello Stato - nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l'Europa, e l'Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società. E' una minaccia reale, anche militare, che, insieme all'Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare»

IL RISCHIO DELLE CONTRAPPOSIZIONI IDEOLOGICHE - E ha continuato il suo intervento, il presidente della Repubblica, ponendo l'attenzione anche sulla questione interna al Paese e sottolineando, quindi, come il rischio non sia solo quello del terrorismo, ma anche quello delle contrapposizioni ideologiche di cui il nostro Paese sembra essere vittima: «Vi è il rischio che, sotto la spinta esterna dell'estremismo e quella interna dell'antagonismo, e sull'onda di contrapposizioni ideologiche pure così datate e insostenibili, prendano corpo nelle nostre società rotture e violenze di intensità forse mai vista prima»

NIENTE RIDUZIONI DI ARMI - Di fronte al rischio di terrorismo annunciato, così come di fronte al rischio di «violenze di intensità forse mai viste prima», sotto la «spinta esterna dell'estremismo e quella interna dell'antagonismo», il capo di Stato ha precisato che ogni Paese NATO «non possa mai avallare visioni ingenue, non realistiche, di perdita di importanza dello strumento militare», nonostante una «ricorrente pressione per una riduzione quasi di principio di quell'impegno e dei suoi costi».