28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Lega nord e Lega del Sud

Salvini chiede l'esercito contro il degrado

La situazione è ormai invivibile per gli italiani: la Lega Nord chiede che il governo prenda coscienza della situazione di degrado che segna l'Italia da nord a sud. Matteo Salvini, a Corvetto - periferia di Milano -, attacca l'abusivismo e chiede l'intervento dell'esercito per fermare l'imbarbarimento del quartiere. Il leader della Lega parla, inoltre, della possibile nascita della Lega del Sud.

ROMA - La situazione degli italiani è sempre più precaria: sono i dati dellIstat a dirlo e oggi a parlarne è una nota del capogruppo dei senatori della Lega Nord, Gian Marco Centinaio e il senatore Nunziante Consiglio: «Gli italiani non ce la fanno più a campare, i dati dell'Istat sul crollo della spesa per gli alimenti è l'indice della realtà delle famiglie. Realtà che Renzi e Padoan proprio non conoscono. La metà delle famiglie compra solo nei discount privandosi di fatto di prodotti di alta qualità e cioè delle produzioni made in Italy».

RENZI VADA A CASA - Secondo quanto scritto nella nota«dal governo continuano ad aumentare il peso della tassazione, sono immobili sul fronte del lavoro infatti non hanno messo un euro in quella fuffa del Job Act e i famosi 80 euro andati a pochi sono stati bruciati in Tasi, Tari ecc. e la disoccupazione è ormai alle stelle». I due esponenti della Lega chiedono poi che il presidente del Consiglio prenda atto della situazione deplorevole e si dimetta: «Il premier dichiari il suo fallimento e vada a casa per il bene di chi non ce la fa nemmeno più a mangiare»

SALVINI: L'OCCUPAZIONE - Alla stessa questione si riallacciano le parole del segretario della Lega Nord, Matteo salvini, che da Milano chiede il necessario intervento dello Stato in ambito della situazione critica in cui verte il quartiere di Corvetto. Il leader della Lega si è recato sul posto insieme ad altri esponenti del partito e ha potuto tastare con mano la situazione. Secondo quanto afferma Salvini, nella zona di Comacchio ormai «la situazione è invivibile»: decine le case occupate abusivamente e conseguenza diretta di ciò sarebbe il degrado in cui il quartiere è costretto a vivere.  

IL TERZO MONDO «Il quartiere merita tranquillità non centinaia di abusivi - ha detto Matteo Salvini, fermato lungo il suo giro nelle strade da molti cittadini che hanno chiesto l'intervento delle istituzioni - oggi scriveremo a tutti: al Comune, al prefetto e all'Aler perché queste case vengano sistemate e date a chi ne ha diritto». Per i cittadini la situazione è di estrema insostenibilità: gli schiamazzi e i rumori ci sono a tutte le ore del giorno e della notte, le strade sono invase dall'immondizia, manca la sicurezza e si è accertato l'allacciamento abusivo alla rete elettrica di quasi tutte le abitazioni occupate. «Dal Comune di Milano - ha aggiunto Salvini - non mi ha filato nessuno. In Aler mi hanno detto che ci stanno lavorando. Chiederemo oggi stesso un incontro per garantire che questo sia un pezzo di Milano e non il terzo mondo».

SERVE L'ESERCITO - Il segretario federale del Carroccio conclude affermando che «la priorità è l'ordine pubblico. Bisogna prendere, sgomberare e assegnare», e per farlo «qui serve l'esercito, sono partiti in 20 e sono arrivati in 200 a occupare». Per risolvere il problema in ogni caso «tutti devono darsi una mossa, dal primo all'ultimo. C'è qualcosa che non funziona, tutti devono fare la loro parte».

LA LEGA SUD NON E' UN'UTOPIA - In occasione del sopralluogo alle case occupate abusivamente a Milano, il segretario della Lega nord ha toccato un altro tema scottante e di rilievo: la possibilità diparlare di una Lega del Sud. La differenza tra questa idea e i tentativi messi in atto precedentemente è che stavolta la spinta arriverebbe direttamente dalle regioni del sud dell'Italia: il tentativo «nasce da Sud. Non c'è stata chiesta da gente che da Milano si trasferisce a Reggio Calabria ma da gente di Reggio Calabrai, Taranto, Catania, Cagliari, Roma. Se nasce dal territorio è meglio, non andiamo a colonizzare nessuno». Queste le parole del leader del carroccio. A chi gli ha chiesto se il progetto rischia di sovrapporsi alla Fondazione di Flavio Tosi, Salvini ha replicato: «No. Tosi dice che il suo non è un partito, il nostro sì».