22 marzo 2025
Aggiornato 07:00
Sondaggi

Grillo secondo, la paura fa novanta

Un sondaggio «IXE» sulle lelezioni europee ha dato questi risultati: primo il Pd con 32,2; secondo il M5S con il 25,2; terzo Forza Italia al 19,1 per cento

Un fantasma si aggira fra i palazzi romani, ed è la conquista da parte di Grillo e Casaleggio del secondo posto alle elezioni europee: alle spalle del Pd, ma davanti a Forza Italia.

Secondo molti commentatori il primo accordo che questa eventualità farebbe finire in mille in pezzi è quello fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sull'Italicum, cioè sulla legge elettorale.

Se Forza Italia scende sotto il 15 per cento, sostengono coloro che agitano il fantasma , Berlusconi non avrebbe nessun interesse a rispettare l'accordo del Nazzareno che a quel punto andrebbe a pennello solo per Renzi e Grillo.

Ne è convinto anche Mario Mauro, dei Popolari per l'Italia, il quale afferma esplicitamente che l'intesa fra Berlusconi e Renzi sia nata proprio per fare fuori Beppe Grillo, e quindi se a farne le spese dovesse essere Berlusconi i conti non tornerebbero più.

In questo scenario viene inquadrata anche la disponibilità della Procura di Milano a concedere all'ex Cavaliere l'affidamento ai servizi sociali, che dalle indiscrezioni dovrebbe concedergli ampiamente qualla agibilità politica che ha tanto preoccupato i suoi sostenitori.

Insomma quel possibile travaso di voti da Forza Italia a Matteo Renzi, che fino a poco tempo veniva visto dalla sinistra come una delle ragioni per mettere in pista l'ex sindaco di Firenze, notoriamente non inviso al popolo azzurro, oggi, con Beppe Grillo alle porte, procura molte inquietudini in chi riteneva ormai a portata di mano una vittoria per il primo posto, accompagnata da una forte ipoteca anche sul secondo, appannaggio di un Berlusconi ridimensionato e facilmente condizionabile.

Con Beppe Grillo al secondo posto questo scenario finirebbe a gambe all'aria.

Ha ragione Matteo Renzi quando dice che Grillo si alza la mattina con il pallino in testa su come sferrare l'attacco di giornata alla sinistra. Ma quali alternative ha il premier? Di certo non può essere lui a fornire a Berlusconi la buona dose di ricostituente di cui avrebbe bisogno. Inoltre intorno al leader di Forza Italia non ci sono al momento figure in grado di fornirgli un supporto tale da capovolgere la tendenza. Quindi a Renzi non resta che cercare di consolidare il rapporto con Alfano nella speranza che il Nuovo centro destra possa raccogliere quelle truppe che Forza Italia potrebbe lasciare sul terreno.

E infatti il presidente del Consiglio al segretario dell' Ncd ieri ha regalato un augurio ben più sostanzioso di quelli che si elargiscono per prassi da Palazzo Chigi ad una apertura di congresso: «Abbiamo una responsabilità condivisa e la volontà di continuare con la spinta riformatrice e con l'energia che sta già dando buoni frutti. Ci lega un progetto, una sfida che ognuno di noi sente come una priorità: quella di una Italia orgogliosa, responsabile, capace nuova. Per questo caro Angelino ti e vi auguro buon lavoro».

Questo il messaggio di Matteo Renzi rivolto ad Alfano per l'apertura del congresso dell'Ncd.

Anche i più sospettosi hanno dovuto ammettere che sono parole ben più impegnative del famoso messaggino :«stai sereno Enrico» del quale il defenestrato Letta difficilmente potrà scordarsi.