2 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Movimento 5 stelle

I dissidenti del M5s: sulla nostra espulsione scelgano gli attivisti in rete

Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Luis Alberto Orellana, cacciati dal Movimento 5 stelle dopo una riunione dei due gruppi parlamentari, hanno chiesto di essere giudicati dasi simpatizzanti del blog di Grillo

ROMA – Tira nuovamente aria polemica all'interno del Movimento 5 stelle (M5s), dopo l'espulsione dei senatori «dissidenti» Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Luis Alberto Orellana. I senatori hanno scritto una nota congiunta per chiedere che il loro futuro all'interno del M5s venga valutato «dagli attivisti in rete».

ESPULSI DA ASSEMBLEA ELETTI - «Mentre siamo impegnati a votare NO alla fiducia al governo Renzi - hanno scritto - riceviamo un messaggio di posta elettronica da Vincenzo Santangelo in qualità di capogruppo M5s al Senato in cui comunica di un'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari con la nostra espulsione all'ordine del giorno. La procedura per cui si è arrivati a tale assemblea ci è oscura, non abbiamo potuto sapere chi dei colleghi ha fatto richiesta ne per quale motivo, atteso che nessuno di noi ha trasgredito il codice di comportamento dei parlamentari del M5s».

DECIDANO CITTADINI - «Questa assemblea - hanno proseguito i 4 dissidenti - segue la pubblicazione sul blog di Beppe Grillo di comunicati di sedicenti gruppi del Territorio, tra i quali alcuni inattivi da mesi ed altri sconfessati successivamente dagli stessi gruppi territoriali. A questo punto riteniamo che tale iniziativa parta da alcune manifestazioni di opinioni rappresentate alla stampa, esternazioni che riteniamo giuste ed assolutamente irrinunciabili per qualsiasi parlamentare, al fine di mettere i cittadini in condizione di formare compiutamente le proprie opinioni».

UNO VALE UNO - I quattro senatori dissidenti hanno rivendicato di «essere assolutamente in linea con gli obiettivi del M5s e con il suo progetto di restituire ai cittadini il potere decisionale sulla cosa pubblica. Per questo - hanno concluso - riteniamo superfluo il passaggio dall'assemblea congiunta, anzi chiediamo di essere immediatamente sottoposti al voto degli attivisti in rete. Che scelgano loro se vogliono un Movimento in cui ognuno vale uno ed ognuno sia sottoponibile alle critiche, nel rispetto reciproco e in piena trasparenza. Nessuno escluso».