12 ottobre 2025
Aggiornato 09:30
MoVimento 5 Stelle

Grillo e Casaleggio vs «TolleranzaLetta»

E' quanto scrivono Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in un post a doppia firma dal titolo «TolleranzaLetta» nel quale si ricordano le parole pronunciate ieri dal premier contro le proteste del Movimento cinque stelle alla Camera

ROMA - «La responsabilità di quanto è accaduto viene attribuita al M5S dal presidente del Consiglio Enrico Letta che minaccia, perchè siamo giunti alle minacce, tolleranza zero verso chi esce dalle regole democratiche». E' quanto scrivono Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in un post a doppia firma dal titolo «TolleranzaLetta» nel quale si ricordano le parole pronunciate ieri dal premier contro le proteste del Movimento cinque stelle alla Camera.

«Si vuole annullare la voce di un'opposizione democratica che cerca di proteggere gli interessi degli italiani? - si chiedono Grillo e Casaleggio - Che ha rifiutato i rimborsi elettorali? Che non vuole regalare 7,5 miliardi di euro alle banche? Che pretende che le leggi vengano discusse in Parlamento e non in una stanza del Nazareno con un pregiudicato? Chi è dalla parte della democrazia e delle regole? Forse chi abusa eccessivamente della pazienza degli italiani e della loro tolleranza?».

Nel post Grillo e Casaleggio raccontano la loro versione di quanto accaduto alla Camera nei giorni scorsi. «In Parlamento, lo scorso giovedì, sono avvenuti due fatti incontrovertibili - scrivono -. L'aggressione filmata e vista in tutto il mondo del questore di Scelta Civica D'Ambrouso alla portavoce del M5S Lupo e il totale stravolgimento delle regole parlamentari con l'interruzione d'imperio, motu proprio, degli interventi dell'opposizione sul decreto IMU/Bankitalia da parte della presidente della Camera Boldrini».

«Un atto inaudito da parte di chi deve garantire la discussione parlamentare. Così incredibile da essere stato adottato, in totale spregio alla democrazia, per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana. Il decreto legge è stato proposto dal Governo associando, in modo immotivato, la seconda rata dell'Imu alla sottrazione di valore di 7,5 miliardi alla Banca d'Italia regalati alle banche. Il M5S ha chiesto lo scorporo del decreto sull'IMU dalla predazione di Banca d'Italia. Gli è stato rifiutato. Ha chiesto di discuterne pubblicamente in Aula. E' stato zittito insieme ai nove milioni di persone che l'hanno votato. Ora, di fronte a questo scempio» la responsabilità viene attribuita al Movimento cinque stelle.