Brunetta (Fi): «Al Senato basta una settimana. Pd, Sel M5s si accordino»
RP | RP | Ncd: «Bipolarismo subito, scelta da parte dei cittadini dei loro parlamentari», i pentastellati: «I partiti vogliono insabbiare la discussione». Fdi: «La Camera è maggiormente legittimata a dare l`imprimatur, dal momento che alla sua elezione partecipa tutto il corpo elettorale, ovvero anche i giovani al di sotto dei 25 anni»
ROMA - «La riforma elettorale è incardinata al Senato. Se quelli che vogliono un sistema maggioritario bipolare a Palazzo Madama - Grillo, Forza Italia, Partito democratico (Pd), Sinistra ecologia e libertà (Sel) - si mettono d'accordo, basta una settimana per cambiarla». Lo ha proposto il capogruppo di Forza Italia (Fi) alla Camera Renato Brunetta, intervistato dal Corriere della Sera.
TSUNAMI DA CONSULTA - «Il leader del Pd afferma che è una priorità cambiare la legge elettorale. Se tu dici 'il governo va avanti ma deve cambiare i contenuti e la legge elettorale in senso bipolare e maggioritario', stai dando il benservito, ancorché con un certo stile, a Letta e ad Alfano», ha affermato Brunetta. Per l'ex ministro: «La sentenza della Consulta è stata uno tsunami dal punto di vista politico perché nulla sarà come prima. Il Parlamento, nella sua composizione uscita dal voto di febbraio, è politicamente delegittimato. Solo un cieco non si accorge che questa legislatura è terminata. Con l'uscita di Fi e la scissione di Alfano le larghe intese sono finite. Mi domando: che cosa verrà a dire domani Letta dato che Renzi non può accettare quel residuato bellico che è appunto il governo Letta?».
NCD, BIPOLARISMO SUBITO - Il primo a rispondere a Brunetta è stato Maurizio Lupi del Nuovo centrodestra (Ncd): «La legge elettorale si deve fare, deve essere una legge bipolare e deve essere una legge che, come ha detto la Corte costituzionale, ridia la possibilità ai cittadini di scegliere il proprio rappresentante. Bipolarismo subito, scelta da parte dei cittadini dei loro parlamentari, e abbiamo anche detto che siamo molto interessati all'ipotesi del modello Sindaco d' Italia».
NOSTRO CANDIDATO SCELTO CON PRIMARIE - Il Ministro dei Trasporti a Mix24 di Radio 24 ha proseguito: «Il nostro candidato premier sarà scelto alle primarie. Dovrà essere scelto, Alfano sarà candidato premier se farà le primarie e le vincerà».
M5S, PARTITI INSABBIANO DISCUSSIONE - l M5s ha attaccato in commissione Affari costituzionali alla Camera dove ha chiesto che inizi subito l'esame delle proposte di legge anche se il Senato non è d'accordo: «I partiti vogliono insabbiare la discussione sulla legge elettorale». Secondo i 5 stelle, infatti, il regolamento della Camera non impedisce di discutere sullo stesso provvedimento su cui lavora Palazzo Madama, «quindi i lavori possono iniziare subito in attesa che Boldrini e Grasso trovino le opportune intese».
VOGLIONO IMPEDIRE DISCUSSIONE A CAMERA - «L'impressione è che dopo quella capigruppo, chiesta da noi, per spostare la riforma elettorale a Montecitorio, ora si voglia impedire la discussione alla Camera», ha osservato Luigi Di Maio. «Grasso dovrebbe prendere atto del fallimento del Senato dopo 27 sedute della commissione e lo stesso dovrebbe fare la Finocchiaro che ostentava sicurezza quando ha anticipato l'esame della legge elettorale a Palazzo Madama. Del resto questa Camera è stata la prima a votare la procedura d'urgenza», ha continuato Di Maio.
UNICA VIA E' MATTARELLUM - Per il M5s stelle poi l'unica soluzione possibile è il ritorno al mattarellum: «Dopo la sentenza della Consulta non si può che far rivivere l'ultima legge utile e costituzionale, e far rivivere il mattarellum. Bisogna dare un segnale al paese prima di Capodanno, non possiamo restare in questo stallo e lo deve fare la Camera dove è più facile trovare una maggioranza». Secondo Riccardo Nuti infine il mattarellum è l'unica scelta anche perché «questo Parlamento è illegittimo e non può trovare soluzioni diverse, meno leggi approva meglio è, perciò mattarellum e poi si torni a votare. Napolitano sbaglia a dire che non si può tornare alle elezioni subito».
1 SETTIMANA A BOLDRINI-GRASSO - Per il M5s stelle è un ultimatum: «Se entro la fine della settimana Boldrini e Grasso non avranno trovato un'intesa vuol dire che contribuiscono allo stallo e se ne assumono la responsabilità, vuol dire che sottostanno a logiche di partito e non svolgono il loro ruolo istituzionale che è quello di tener conto delle posizioni di tutti i gruppi e di tutelare le minoranze».
FDI, SI TORNI A CAMERA - «Il provvedimento sulla legge elettorale deve tornare alla Camera, dopo il fallimento al Senato, anticipato dalla sentenza della Corte costituzionale». Lo ha affermato oggi Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d`Italia (Fdi), nel corso del suo intervento alla commissione Affari Costituzionali della Camera. «Fdi ritiene che la Camera dei Deputati sia maggiormente legittimata a dare l`imprimatur, dal momento che alla sua elezione partecipa tutto il corpo elettorale, ovvero anche i giovani al di sotto dei 25 anni», ha continuato.
PD FINISCA PING-PONG - «Il Pd e il suo segretario, Matteo Renzi - ha concluso Cirielli - dimostrino con i fatti di voler procedere rapidamente per cambiare la legge elettorale, restituendo ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, e di non continuare il solito giochetto del ping-pong tra Camera e Senato per nascondere le divisioni interne e guadagnare tempo, facendolo così perdere agli italiani».
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