Calderoli: «Pronti ad allearci con Fi con programma federalista»
RP | RP | Il senatore del Carroccio: « Ora è Forza Italia a non fare più parte della maggioranza, mentre noi all'opposizione dei governi di larghe intese ci siamo sempre stati: prima a quello di Monti, ora a quello di Letta». Sulla Consulta: «E' una decisione per far vivere il governo Letta che, teoricamente, in assenza di una nuova legge elettorale, potrebbe pure superare il limite della legislat
ROMA - «Verificheremo un programma di governo che metta i puntini sulle i rispetto al federalismo e alla voglia di autonomia del Nord» e «in quel caso ci alleeremo con Forza Italia (Fi). E visto come stanno andando le cose probabilmente vinceremo anche» le elezioni, ha preannunciato il vicepresidente leghista del Senato Roberto Calderoli, a due giorni dalle primarie della Lega che sceglieranno fra Umbeto Bossi e Matteo Salvini chi sarà il nuovo segretario del Carroccio, al posto di Roberto Maroni.
«Ora è Fi ad essere passata all'opposizione mentre noi - ha sottolineato fra l'altro Calderoli, parlando ad Agorà su Rai 3 - all'opposizione dei governi di larghe intese ci siamo sempre stati: prima a quello di Monti, ora a quello di Letta».
Quanto all'intervento della Corte costituzionale che ha amputato il porcellum di premio di maggioranza e liste bloccate «è una decisione per far vivere il governo Letta che, teoricamente, in assenza di una nuova legge elettorale, potrebbe pure superare il limite della legislatura: questo può capitare solo con lo stato di guerra. Ed è incredibile che accadono cose del genere». L'ex ministro leghista per le Riforme Roberto Calderoli, padre del porcellum, ha puntato il dito contro Consulta e Quirinale per l'imprevista decisione sulla riforma della legge elettorale: «È evidente - ha accusato Calderoli, mettendo in relazione Capo dello Stato e decisione della Corte- che c`è un presidente della Repubblica che non vuole il voto, ma vuole sostenere il governo Letta. Domenica ci sarebbero state le primarie con la presumibile vittoria di Renzi, che non vede l`ora invece di andare al voto: è chiaro che con questa mossa della Consulta si spiazza Renzi, si spiazza Berlusconi e si spiazza Grillo».
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