12 ottobre 2025
Aggiornato 13:30
FORZA ITALIA

«Non ho mai pensato di candidarmi all'estero»

RP | RP | Berlusconi smentisce: «Ho visto con stupore la notizia apparsa sui giornali. Nessuno ha pensato di chiamarci per avere conferma o meno. Sono nell'atmosfera di un democratico innamorato della libertà che vive in un Paese che non è democratico. Non vedo alternative se non restare qui e combattere ancora per la libertà »

ROMA - «Non ho mai pensato francamente» a candidarmi all'estero per le Europee, «ho visto con stupore la notizia apparsa sui giornali. Nessuno ha pensato di chiamarci per avere conferma o meno», ha commentato Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa.

RESTO A COMBATTERE - Berlusconi ha poi aggiunto: «Da quando sono vicino alla politica la nostra democrazia è stata messa più volte a rischio. Sono nell'atmosfera di un democratico innamorato della libertà che vive in un Paese che non è democratico. Non vedo alternative se non restare qui e combattere ancora per la libertà».

RIFORME SE C'E' QUELLA DI GIUSTIZIA - Quindi il leader di Forza Italia si è rivolto al premier: «Potremmo partecipare alle riforme e dare l'ultimo voto necessario sull'articolo 138 se avessimo la certezza che la prima riforma costituzionale fosse una riforma completa e profonda della giustizia».

CON MATTARELLUM FI DA SOLA - Fi e Nuovo centrodestra di Angelino Alfano potranno essere di nuovo alleati alle prossimi elezioni? «Dipende dalla legge elettorale con cui andremo a votare. Se rimarrà quella di oggi è chiaro che sia la sinistra sia il centrodestra devono mettere in coalizione tutte le formazioni di sinistra e di centrodestra. Col mattarellum invece è possibile correre da soli», ha risposto il Cavaliere. Quanto alla posizione di Fi, ha glissato: «Non abbiamo ancora ritenuto di convocare un summit di tutti i nostri senatori e deputati avente per oggetto una decisione a questo riguardo».

SU DI ME OMICIDIO POLITICO - Quanto al voto sulla decadenza da sentore è stato un «omicidio politico, un fatto grave, un colpo di Stato fatto dalla magistratura in accordo con il Partito democratico (Pd)», ha attaccato Berlusconi. La Corte costituzionale «è un organismo politico della sinistra», ha continuato. Poi l'ex premier ha detto: «La nostra architettura istituzionale è fatta non per decidere ma per vietare».

HO PROVATO DOLORE - L'ex premier ha raccontato: «Io non vorrei entrare in questo argomento, ho sofferto molto per quello che è successo, ho provato molto dolore. Quello che è accaduto è chiaro: un numero di senatori che collaboravano con il partito e che, essendo alleati e seduti allo stesso tavolo, ha proceduto all'omicidio politico capo del centrodestra. Noi siamo all'opposizione perché, a seguito del comportamento del Pd, si è violata la democrazia e questo non possiamo accettarlo e consentirlo»

RENZI UN MODERATO - Su Matteo Renzi erede di Berlusconi, lo stessso interessato ha chiarito: «Non posso fare questa affermazione, non vorrei offenderlo... L'inizio di Renzi faceva vedere una persona assolutamente moderata e si notava in ogni sua affermazione la sua provenienza dai giovani di Dc». Si è rovinato crescendo, ha osservato Vespa? «Non ho mai offeso un mio competitor...», ha chiosato il Cavaliere.