20 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Classifiche

L'Italia peggio di Ghana, Montenegro, Cuba nel ranking sulla corruzione percepita

RP | RP | Secondo il rapporto annuale curato da Transparency International la Penisola si piazza al 69esimo posto nel mondo nella classifica, in risalita dal 72esimo del 2012. Ciò nonostante il Belpaese è ancora confinato agli ultimi posti in Europa, seguita solo da Bulgaria e Grecia, e allo stesso livello della Romania

ROMA – I ghanesi, i cubani e anche gli abitanti dell'Arabia Saudita percepiscono i loro Paesi meno corrotti dell'Italia.

Secondo il rapporto annuale curato da Transparency International la Penisola si piazza al 69esimo posto nel mondo nella classifica di corruzione percepita, con un punteggio di 43 su 100, in risalita dal 72esimo del 2012. Ciò nonostante il Belpaese è ancora confinato agli ultimi posti in Europa, seguita solo da Bulgaria (41 punti) e Grecia (40), e allo stesso livello della Romania.

MIGILORAMENTI SIGNIFICATIVI - L'Organizzazione non governativa ha dato atto dei «miglioramenti significativi» della Penisola, che «indicano finalmente una controtendenza dopo diversi anni consecutivi di costante peggioramento» è scritto nel comunicato.

CHI CI BATTE - Anche così però l'Italia si è trovata relegata in una posizione più bassa rispetto molti paesi con cui solitamente non viene messa a confronto. Nell'ordine è stata preceduta infatti da Montenegro, Macedonia, Giordania, Arabia Saudita, Ghana, Cuba, Slovacchia e Ghana (60esimo). Lontanissime la Germania, 12 esima, e la Francia, 71esima.

I MENO CORROTTI - Come in passato, al vertice della classifica mondiale si sono piazzati i paesi del Nord Europa - Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia - oltre alla Nuova Zelanda, mentre l`ultima posizione è occupata da Afghanistan, Corea del Nord e Somalia (tutti con un voto ridotto a 8/100).

USO DISINVOLTO RISORSE PUBBLICHE - Secondo Maria Teresa Brassiolo, presidente di Transparency International Italia, non stupisce la leggera inversione di tendenza dell'Italia perché «si sono compiuti molti sforzi strutturali per migliorare la trasparenza e l`integrità del settore pubblico, a partire dal decreto 150, fino alla legge anticorruzione 190 e agli ultimi decreti sulla trasparenza e l`accesso civico. Il trend positivo è maggiormente visibile dai dati del Global Corruption Barometer 2013 che ci ha portati almeno a pari merito con Francia e Germania, in taluni segmenti anche meglio. Naturalmente dobbiamo proseguire lo sforzo, ma il messaggio pare recepito. Resta l`uso disinvolto e spesso incompetente delle risorse pubbliche che creano debito, tasse e rabbia».

LE CAMPAGNE - Intanto Transparency International Italia sta portando avanti campagne sociali come «Svegliati!», nuovo spot con cui si vuole sottrarre la corruzione dal solo ambito economico e politico. «E' necessario rendere evidenti non solo cifre e numeri con molti zeri, ma anche i più piccoli, ma fastidiosi, disagi causati dalla corruzione: le ore perse in coda nel traffico per lavori in corso che non finiscono mai - ha detto Davide Del Monte, project officer di Transparency International Italia - le interminabili attese per un esame sanitario, le inarrivabili cattedre universitarie occupate dalle stesse famiglie, i percorsi di carriera lavorativa basati sulle giuste conoscenze invece che sulle migliori competenze».