Saccomanni ripete il suo mantra: «Nessuna modifica alla manovra»
RP | RP | Il ministro dell'Economia: «A nessun Paese è stato richiesto di presentare un piano di bilancio alternativo a quello presentato, quindi si tratta di capire bene le misure già prese. Mi dispiace per il 'partito della bocciatura'»
BRUXELLES - «Non c'è bisogno di nessuna modifica» alla legge di stabilità, ha risposto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni ad una domanda a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles. «No - ha detto - non è necessario».
SU RIENTRI CAPITALE NON E' SCUDO - Saccomanni ha poi spiegato che le misure volte al rientro dei capitali dall'estero non sono «una tantum», ma rivestono carattere strutturale, perché dovrebbero avere un effetto permanente sule entrate annuali in bilancio: «Quelle per il rientro dei capitali sono misure strutturali, cambiano il rapporto fra i contribuenti e il fisco, non si tratta di uno scudo, di un condono. Premia i contribuenti che stabiliscono un rapporto collaborativo e leale col fisco e penalizza quelli che non collaborano».
TUTTO UTILE PER RIDURRE DEBITO - Quanto alle privatizzazioni, che possono abbassare il livello del debito pubblico, il ministro ha sottolineato: «Bisogna ridurre lo stock del debito, e in questo senso tutto è utile; poi, una volta che scende lo stock del debito, se si fanno delle politiche virtuose non risale».
PRIVATIZZARE PER APRIRSI - Saccomanni ha rilevato inoltre che proprio con le privatizzazioni «l'Italia diventa nuovamente aperta al flusso degli investimenti internazionali, dopo un periodo in cui sembrava chiusa». Rispondendo a un cronista che chiedeva se non fosse poco conveniente fare le dismissioni in questo momento, il ministro ha puntualizzato: «Venderemo solo quello che va bene vendere».
REHN NON E' PROBLEMA - Poi, a chi gli chiedeva se la posizione della Commissione europea sulla bozza della legge di stabilità non rendesse la vita più difficile al governo, il ministro ha risposto: «Ciò che mi rende la vita difficile è il livello del debito pubblico, non Rehn. E il debito è alto anche perché abbiamo pagato i debiti arretrati della Pubblica amministrazione, e comunque - ha concluso - non è aumentato negli ultimi due anni».
SPENDING REVIEW - Il progetto di legge di Stabilità a cui si riferisce l'opinione della settimana scorsa del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha spiegato il titolare dell'Economia: «E' un testo del 15 ottobre scorso, da allora è passato un mese abbondante e ci sono state nuove cose: illustrerò ai colleghi le misure sulle privatizzazioni, la 'spending reveiw', il progetto per le quote della Banca d'Italia e altre cose che secondo noi rispondono ai rilievi della Commissione».
NESSUNO BOCCIATO DA UE - Saccomanni ha poi fatto riferimento a una dichiarazione rilasciata poco prima dal presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, che aveva puntualizzato come la Commissione non abbia «rispedito indietro» nessuna delle bozze di bilancio presentate dagli Stati membri: «A nessun Paese è stato richiesto di presentare un piano di bilancio alternativo a quello presentato, come ha detto Dijsselbloem, quindi - ha puntualizzato il ministro - si tratta di capire bene le misure già prese. Mi dispiace per il 'partito della bocciatura'».