Alfano: «TAV? Nessuno può fermare lo Stato»
Il ministro dell'Interno: «Non sarà consentito a nessuno fermare l'opera con la delinquenza e con la violenza. Lo Stato è unito e nessuno può ostacolare la sua sovranità. Il suo mestiere è difendere i cittadini e le opere ritenute strategiche, come la Torino-Lione, che è già cominciata»
CHIOMONTE - «Lo Stato è unito e fa squadra e nessuno può fermare lo stato sovrano. Non sarà consentito a nessuno di fermare l'opera con la violenza e con la delinquenza». Lo ha ribadito il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in visita al cantiere per la Torino-Lione, insieme al capo della polizia, Giampaolo Pansa.
STATO PROTEGGE SVILUPPO - «Il mestiere dello Stato è difendere i propri cittadini e difendere anche le opere ritenute strategiche, come la Torino-Lione, che è già cominciata. Non sarà consentito a nessuno di interrompere i lavori con la delinquenza e con la violenza. Noi siamo qui a proteggere l'opera, le maestranze, a proteggere un cantiere che darà sviluppo a questa terra, ma soprattutto all'intero paese», ha proseguito il ministro dell'Interno.
DECISIONE PRESA ASCOLTANDO VALLE - Anche perché ha ricordato Alfano: «Nessuno può fermare uno Stato sovrano che ha assunto una legittima decisione ascoltando le popolazioni locali», nemmeno una crisi di governo ha aggiunto il vice-premier: «Il cantiere è andato avanti sempre a prescindere dai colori politici del governo, perché è strategico per il paese e frutto di trattati internazionali, che hanno il bollo del Parlamento italiano e quel bollo non sarà cancellato da nessuna ipotesi di cambiamento di governo».
PRONTO A RICEVERE SINDACI - Poi il ministro dell'Interno ha rassicurato i sindaci della Valsusa, dandogli «la mia più completa disponibilità non solo a riceverli a Roma, ma anche a tornare a Torino per un apposito incontro con i sindaci e il prefetto Basilone».
MILITARI A COSTO ZERO - Quanto al contingente di 200 alpini che sono stati recentemente stanziati a protezione del cantiere di Chiomonte, «non comporterà una spesa ulteriore per lo Stato», ha assicurato il vice-premier precisando: «Non sono in servizio gratis, ma sono già pagati dallo Stato. I militari li usiamo in ogni luogo in cui servano. Non c'è competizione tra territori sulla protezione che da lo Stato. Fra pochi giorni sarò a Caserta per rafforzare il contrasto alla camorra e andremo nella terra dei fuochi, per fare tutto ciò che serve per contrastare la criminalità».
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