19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
La protesta dei No Tav in Valsusa

Alfano: «Lo Stato non ha paura delle nuove BR»

Il ministro dell'Interno: «Abbiamo sconfitto vecchi terroristi. Siamo qui sicuri a contrastare ogni forma di violenza, contro ogni forma di intimidazione». Intanto in Valsusa arriveranno 200 alpini a proteggere i cantieri

ROMA - «Lo Stato non ha paura delle nuove Brigate rosse (Br)». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, commentando il messaggio delle Nuove Br inviato ai No Tav. Lo Stato «ha sconfitto le vecchie Br siamo qui sicuri a contrastare ogni forma di violenza, contro ogni forma di intimidazione», ha proseguito Alfano. Intanto il capo della polizia Alessandro Pansa, è volato a Torino per incontrare i questori del nord ovest e poi il procuratore capo del capoluogo, Giancarlo Caselli, con i magistrati Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, titolari dell'inchiesta che si occupano degli scontri in Valsusa.

200 ALPINI A PROTEGGERE CANTIERI - Poco prima della diffusione del documento brigatista, il ministero dell'Interno aveva deciso di rafforzare la protezione del cantiere Tav in Val di Susa inviando 200 alpini a protezione dei cantieri.
«Dopo un'approfondita analisi delle manifestazioni di protesta e dei recenti episodi di danneggiamento a carico di alcune imprese, legati alla realizzazione della Tav Torino-Lione», si è deliberato «attraverso una rimodulazione del piano di impiego dei militari nel controllo degli obiettivi a rischio, l'invio di ulteriori 200 unità per le esigenze di sicurezza del cantiere Tav in Val di Susa».

STATO FA STATO, TAV SI FARÀ - Il vicepremier aveva quindi sottolineato che con l'invio di altri 200 militari: «Lo Stato fa lo Stato. La Tav si farà. Delinquenti e bombaroli si rassegnino. Andremo avanti ribadendo che un'opera strategica decisa rispettando tutte le procedure di legge e ascoltando le popolazioni, non può essere bloccata da chi, con l'uso dell'eversione e della violenza, pretende di contrapporsi alla legge e alla democrazia. Ecco perché dopo avere protetto più efficacemente con il decreto dell'otto agosto i luoghi del cantiere, oggi rafforziamo i contingenti che proteggeranno l'avvio dei lavori della 'talpa' (la fresa per proseguire lo scavo del tunnel geognostico della Maddalena, ndr), nonché abbiamo scelto come prefetto una donna di grande esperienza di territorio e di ordine pubblico».

LE BR AI NO TAV, FATE SALTO AVANTI - In Valsusa lo stato di allerta è salito alle stelle, dopo la pubblicazione di un documento in cui i due detenuti delle Nuove Br, Davanzo e Sisi, hanno ammiccato ai No Tav, con il quale hanno sottolineato «simpatiche consonanze», invitando poi il movimento a «compiere un salto in avanti».

NO TAV, PROVOCAZIONE PER DEMONIZZARCI - I No Tav hanno subito preso le distanze dai brigasti, e hanno «respinto al mittente» e bollato come «provocazione» il messaggio delle Nuove Br, adombrando anche l'ipotesi che ci sia «una strategia per demonizzare il movimento».